Nella giornata di ieri il governo britannico ha dovuto affrontare un’azione legale per le sue vendite di armi all’Arabia Saudita nella guerra in corso nello Yemen.
La Campagna contro il commercio di armi (CAAT) ha portato il governo davanti all’Alta Corte, sostenendo che le armi britanniche hanno contribuito a violare il diritto internazionale umanitario e uno dei peggiori disastri umanitari del mondo.
Secondo la Oxfam , dal 2015 la Gran Bretagna ha concesso in licenza almeno 7,9 miliardi di sterline (9,6 miliardi di dollari) in armi all’Arabia Saudita, inclusi aerei e bombe Tornado e Typhoon. Un rapporto di Oxfam pubblicato questo mese ha rilevato che gli attacchi aerei della coalizione guidata dai sauditi che utilizzano armi fornite da Stati Uniti e Regno Unito sono stati responsabili dell’uccisione di almeno 87 civili nello Yemen tra gennaio 2021 e la fine di febbraio 2022.
Una precedente impugnazione in tribunale da parte della CAAT nel 2019 aveva costretto il governo del Regno Unito a sospendere la vendita di armi ai sauditi , ma dopo una revisione interna le vendite sono riprese nel 2021 sulla base del fatto che le violazioni del diritto umanitario sono state ritenute “incidenti isolati“.
“Questo è un governo che si preoccupa più del profitto che dei crimini di guerra e della morte di civili” – ha afferma Emily Apple, coordinatrice della CAAT – “La sua argomentazione secondo cui si tratta di ‘incidenti isolati’ è una totale assurdità e profondamente offensiva per tutto il popolo yemenita le cui vite sono state distrutte dalle armi britanniche“.
Lo Yemen è devastato dalla guerra dal 2014, quando il movimento Houthi ha conquistato la capitale, Sanaa, mettendo in fuga il governo filo-saudita. Riyadh e una coalizione di alleati tra le petromonarchie del Golfo, Usa e Gran Bretagna , sono intervenuti nel marzo 2015 contro gli Houthi ritenuti filo-iraniani.
La guerra e l’assedio economico dell’Arabia Saudita sulle aree controllate dagli Houthi hanno provocato più di 300.000 morti in otto anni, secondo le stime delle Nazioni Unite. Almeno 8983 civili sono stati uccisi in attacchi aerei dalla coalizione guidata dai sauditi con molti armamenti fornitigli dai paesi occidentali, Italia inclusa.
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