Il capo dei Servizi di Sicurezza Ucraini (SBU), Vasyl Malyuk, ha annunciato mercoledì la “caccia al nemico interno”, per colpire “traditori e agenti dei servizi speciali russi, esponenti della criminalità organizzata, funzionari”.
Nelle purghe sono finiti non solo piccoli funzionari corrotti, ma anche personalità politiche di alto profilo, come l’ex viceministro della Difesa Vyaceslav Shapaslov, che aveva lasciato l’incarico poco prima lo scoppio dello scandalo, l’ex ministro dell’Energia Igor Nasalik.
Inoltre hanno subito perquisizioni due tra gli uomini più potenti di Ucraina: l’ex ministro degli Interni Arsen Avakov e l’oligarca Igor Kolomoysky. Quest’ultimo è il king maker del presidente Volodymir Zelensky.
Entrambi hanno sostenuto l’ascesa dei battaglioni banderisti ucraini, in particolare l’Azov. Il primo li ha integrati nell’esercito, il secondo li ha finanziati. Dall’esterno quello attuale sembrerebbe uno scenario da notte dei lunghi coltelli.
Non la pensano così i fratelli Mikhail e Aleksandr Kononovich (1) che hanno accettato di commentare la situazione, ma avvertono: “eviteremo dichiarazioni taglienti per non danneggiarci visto che siamo in arresto. Perché non c’è democrazia in Ucraina, c’è un regime duro e spietato”.
“Le epurazioni interne sono pura facciata, servono a creare l’illusione di una lotta alla corruzione. Questo show serve soprattutto ai padroni bianchi americani, che stanno riportando l’ordine nella loro colonia. Ciò ha a che fare con la lotta politica interna negli Stati Uniti tra Democratici e Repubblicani, dove questi ultimi hanno ottenuto la maggioranza alla Camera. I repubblicani vogliono avviare controlli sui fondi che il regime riceve in Ucraina. Ed è questa la ragione della caccia ai capri espiatori a cui imputare tutti i crimini, che la junta di Kiev mostrerà al popolo come lotta alla corruzione.
C’è un’altra ragione ed è la ridistribuzione degli schemi e dei flussi di corruzione all’interno del gruppo di potere. Le principali persone coinvolte nei casi di corruzione sono Kirill Timoshenko, ex vice capo dell’ufficio presidenziale, e il Ministro della Difesa Reznikov, che non è sotto accusa o indagine.
Lo scandalo del furto di miliardi di dollari nel Ministero della Difesa non ha intaccato la carriera di Reznikov, che non è stato nemmeno destituito dal suo incarico. Ora il regime sta arrestando alcuni funzionari di medio livello come diversivo, che di sicuro non andranno nemmeno in prigione. E le perquisizioni in casa dell’oligarca Kolomoisky e di Arsen Avakov sono solo niente più che un reality show da dare in pasto al pubblico ucraino e americano. Del resto il potere è nelle mani della cricca di comici del programma “Qvartal 95” (2) .
Le elezioni si avvicinano ed il regime farà di tutto per mantenersi in vita ad ogni costo, anche se dell’Ucraina rimarrà ben poco. Per loro è sufficiente. Dopo tutto continueranno a ricevere i finanziamenti degli Stati Uniti e dell’Unione Europea e questo è sufficiente per loro.
Intanto in Ucraina l’opposizione semplicemente non esiste più. Tutti i partiti in parlamento sono progetti politici del Dipartimento di Stato americano o di oligarchi, anch’essi controllati dagli americani. I veri partiti di opposizione in Ucraina sono vietati per legge, come il Partito Comunista e il Comitato Antifascista dell’Ucraina. Non c’è democrazia in Ucraina!
Migliaia di comunisti e antifascisti sono stati uccisi, torturati nelle carceri o sono sotto inchiesta. Non c’è democrazia in Ucraina, questa è una bugia! Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e il cosiddetto “miliardo d’oro” in generale non stanno difendendo la democrazia in Ucraina, ma la loro colonia e i loro interessi. Il capitalismo in Occidente ha distrutto la nozione stessa di democrazia. Inoltre, non c’è democrazia né negli Stati Uniti né nell’Unione europea, perché l’Unione europea è una colonia degli Stati Uniti, un Paese schiavista e imperialista!
Noi fratelli Mikhail e Alexander Kononovich siamo comunisti e antifascisti ucraini. Per questo siamo stati torturati, picchiati, imprigionati e ora siamo agli arresti domiciliari. Vogliamo solo ricordare agli europei le parole del pastore tedesco Martin Niemöller, che ha vissuto i tempi bui del nazismo in Europa:
“Quando i nazisti sono venuti a prendere i comunisti, ho taciuto, non sono comunista. Poi sono arrivati i socialdemocratici, io sono stato zitto, non sono un socialdemocratico. Poi sono venuti a prendere i sindacalisti, io sono stato zitto, non ero un sindacalista. Poi sono venuti a cercarmi e non c’era più nessuno a protestare”.
Cari europei, non state zitti quando uccidono e mettono fuori legge noi comunisti e antifascisti in Ucraina. Oggi sono venuti per noi e domani verranno per voi e non ci sarà nessuno a difendervi come non c’è nessuno adesso per noi!!!!”
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(1) I fratelli gemell Kononovich sono militanti dell’organizzazione giovanile del Partito Comunista Ucraino arrestati a marzo scorso nel quadro della illegalizzazione delle forze di opposizione al regime di Zelenski con l’accusa di “destabilizzare la situazione interna”
(2) Il programma televisivo di Zelenski
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