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Guerra in Ucraina. Bakhmut è persa. Divampa la guerra dei droni

Le forze ucraine potrebbero “ritirarsi strategicamente” da Bakhmut devastata dalla guerra, se necessario, ha dichiarato alla CNN durante la notte un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“La Russia sta cercando di accerchiarla in questo momento e stanno usando le loro migliori truppe Wagner, a quanto pare, le più ben addestrate e le più esperte per farlo”, ha detto il consigliere economico Alexander Rodnyansky, riferendosi al gruppo di mercenari Wagner.

“I nostri militari ovviamente soppeseranno tutte le opzioni. Finora hanno tenuto la città, ma, se necessario, si ritireranno strategicamente, perché non sacrificheremo tutta la nostra gente per niente”. Rodnyansky ha osservato che spetterebbe ai militari decidere se fosse necessario un ritiro.

Che la situazione a Bakhmut sia ormai compromessa si rileva anche da un’altra fonte ucraina citata dall’agenzia Interfax/Ucraina.

Il colonnello generale Oleksandr Syrsky, comandante delle forze di terra delle forze armate dell’Ucraina ha dichiarato che “La situazione nella regione di Bakhmut è estremamente tesa. Nonostante le perdite significative, il nemico ha lanciato i distaccamenti d’assalto Wagner più addestrati nell’offensiva, cercando di sfondare le difese delle nostre truppe e circondare la città”, ha detto il Military Media Center, citando Syrsky .

Guerra dei droni

A San Pietroburgo le autorità ieri hanno sospeso i voli in seguito all’avvistamento di un oggetto misterioso nei cieli. Su questa tentata incursione incombe un grave interrogativo. Secondo alcune voci il drone sarebbe stato lanciato dall’Estonia, cioè un paese della Nato. Se confermate – e al momento non lo sono – sarebbe un atto di guerra di un paese Nato contro la Russia.

Un altro drone si è schiantato ad un centinaio di chilometri a sud-est di Mosca, nei pressi di un impianto di compressione del gas. Lo hanno annunciato le autorità russe, che hanno affermato di aver abbattuto altri tre droni in diverse parti del Paese.

Negli ultimi mesi si sono verificati diversi incidenti con droni in territorio russo, anche se è la prima volta che si verificano nella regione della capitale. Il governatore della regione, Andrey Vorobiov, ha dichiarato che il drone si è schiantato vicino alla città di Gubastovo.

Il ministero della Difesa russo ha detto che due droni ucraini sono stati neutralizzati la notte scorsa dai sistemi di difesa elettronica mentre erano diretti contro infrastrutture civili nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. In precedenza Ukrainska Pravda aveva riferito che esplosioni erano state udite nella regione, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft.

Il ministero della Difesa russo aveva indicato che la difesa anti aerea avevano abbattuto due droni ucraini nel Sud della Russia. “Il regime di Kiev ha tentato di attaccare due centri infrastrutturali civili nella regione di Krasnodar e nella Repubblica di Adygea con i droni”, ha affermato il ministero in una nota.

Un drone si è abbattuto inoltre su una finestra di un condominio a Belgorod, città russa non lontana dal confine ucraino. Lo ha detto il sindaco, Valentin Demidov, aggiungendo che non ci sono state vittime e che i residenti sono stati evacuati. Lo riferisce l’agenzia Tass. In precedenza il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, aveva detto che ieri tre droni si erano abbattuti sulla città colpendo edifici residenziali, ma anch’egli aveva precisato che non c’erano vittime.

Il Cremlino ha attaccato duramente la Nato. “La Nato è entrata in un confronto armato diretto con la Russia attraverso la fornitura di armi all’Ucraina ed “agisce come un blocco unico che non è un avversario, ma un nemico” ha dichiarato il portavoce, Dmitry Peskov, “l’intelligence della Nato lavora contro la Russia 24 ore al giorno e le sue armi…vengono consegnate all’Ucraina a titolo gratuito per sparare contro l’esercito russo e contro i cittadini, le città e i villaggi ucraini”.

Dal canto loro alcuni droni russi sono riusciti ad arrivare sopra la città ucraina di Dnipro capoluogo dell’omonimo oblast, provenienti da sud e dopo aver viaggiato per centinaia di chilometri senza che alcun sistema antiaereo ucraino riuscisse a intercettarli. Ai margini della città si sono sentiti dei boati.

 

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