Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping terranno un incontro bilaterale durante un pranzo informale lunedi 20 marzo, e poi procederanno ai negoziati che comiceranno il 21 marzo. Secondo quanto riferito dall’ufficio stampa del presidente russo, Putin e Xi discuteranno questioni attuali di ulteriore sviluppo del partenariato globale e cooperazione strategica russo-cinese.
La Cina continuerà a costruire una cooperazione strategica “schiena contro schiena” con la Russia, ha affermato l’ambasciatore cinese a Mosca Zhang Hanhui in un’intervista a RIA Novosti. “La Cina continuerà insieme ad essa a promuovere i principi di un mondo multipolare e la democratizzazione delle relazioni internazionali, per fornire garanzie affidabili per l’equilibrio strategico globale e la stabilità“, ha affermato il diplomatico .
Putin e Xi Jinping si sono incontrati l’ultima volta di persona a margine del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO) a Samarcanda nel settembre del 2022. Alla fine di dicembre, Putin aveva avuto un colloquio in videoconferenza con Xi Jinping, invitandolo a fare una visita di stato a Mosca nella primavera del 2023.
Mentre in Europa prosegue la guerra in Ucraina e le tensioni si estendono ormai a Moldavia e Georgia, Xi Jinping arriva a Mosca avendo messo sul piatto due iniziative politiche globali. La prima legata alla pace, alla sicurezza e alla politica internazionale, la seconda sostanzialmente al ruolo della politica. Quest’ultima, definita come a Global Civilization Initiative è stata presentata mercoledi scorso durante il suo discorso di apertura ad un incontro tra il Partito Comunista Cinese e decine di partiti politici a livello internazionale.
L’evento, dal tema “Percorso verso la modernizzazione: la responsabilità dei partiti politici“, ha riunito più di 500 leader di partiti politici e organizzazioni politiche di oltre 150 paesi
Con la Global Development Initiative e la Global Security Initiative, la Cina sta cercando di coinvolgere altre nazioni affinché considerino insieme come sfuggire alla trappola dello “scontro di civiltà” e trovare un percorso che può aiutare il mondo a navigare attraverso l’attuale turbolenza.
“Siamo pronti a collaborare con la comunità internazionale per aprire una nuova prospettiva di scambi e comprensione migliorati tra popoli diversi, migliori interazioni e integrazione di culture diversificate. Insieme possiamo rendere colorato e vibrante il giardino delle civiltà mondiali“.
Xi Jinping è sembrato quasi rispondere alla contrapposizione tra “Giardino e Jungla” evocata da Josep Borrell e alla nuova guerra di civiltà che frulla nella testa di molte leaderhip occidentali.
Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, che è anche presidente dell’African National Congress, e altri 11 leader di partiti e organizzazioni politiche hanno preso parte alla discussione mercoledì. “Siamo pienamente d’accordo con le quattro proposte avanzate dal presidente cinese Xi nella Global Civilization Initiative“, ha affermato Ramaphosa, sottolineando che l’iniziativa è vitale per il mondo di oggi.
Un dato interessante da rilevare è il ruolo che Cina e Russia stanno svolgendo nel disinnescare conflitti e rivalità storiche. La prima ha favorito a Pechino l’incontro tra Iran e Arabia Saudita. La seconda sta facilitando la ripresa di relazioni tra Turchia e Siria. Obiettivamente non si riscontrano analoghi successi da parte delle diplomazie dei paesi del blocco euroatlantico, al contrario.
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