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La più grande esercitazione aerea della storia della NATO, altri segnali di escalation

Stanno ormai diventando pubblici molti dettagli di Air Defender 2023, la più grande esercitazione di aerei militari della storia della NATO. Sapevamo già che si sarebbe svolta a giugno in Germania, dal 12 al 23 giugno, e avrebbe visto coinvolti diversi paesi e velivoli, militari e non, sotto la guida della Luftwaffe.

Le notizie diffuse dal giornale 24RHEIN, ottenute direttamente dalle forze armate tedesche, hanno ampliato ancora la dimensione dell’operazione. Si stimano più di 10 mila militari coinvolti nelle attività e che oltre 220 velivoli di 25 tipi differenti, provenienti da 24 paesi diversi, prenderanno parte all’esercitazione.

Ad ora si sa che tra di essi  ci sono: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Francia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovacchia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. Ci sarà inoltre anche la Finlandia, che ha da poco ricevuto il via libera da Ankara per entrare nella NATO.

Alle esercitazioni sono già stati destinati un centinaio di caccia statunitensi, tra cui i modernissimi F-35 di quinta generazione. La Germania, che ne ha acquistati 35 da poco per sostituire i più obsoleti cacciabombardieri Tornado, avrà dunque l’opportunità di vedere la macchina della Lockheed Martin in volo sui propri cieli.

Cieli che inoltre saranno interessati da un significativo aumento dell’inquinamento acustico e da alcune restrizioni temporanee dello spazio aereo per le tratte civili, non senza preoccupazione per i flussi turistici. Ad ogni modo, sembra che le zone più interessate da Air Defender saranno sul Mare del Nord e sul Mar Baltico, e dunque con disagi limitati per i residenti.

Dai vertici militari di Berlino hanno fatto sapere che si svolgeranno esercizi di difesa e prove per allenare la reattività e la forza comune. La Germania sta così svolgendo il suo ruolo di “hub di difesa collettiva” in Europa, ospitando inoltre l’aeroporto militare di Rammstein, uno dei fulcri della presenza a stelle e strisce nel continente.

Il capo di stato maggiore dell’aeronautica tedesca ha detto che Air Defender vuole “dimostrare una determinata forza aerea alleata. Insieme agli Stati Uniti e ai nostri alleati in Europa, la Luftwaffe invierà un segnale altamente visibile e potente di credibile deterrenza nel dominio aereo”. Il messaggio di centralità nell’impianto di difesa euroatlantica che la Germania vuole assumere, tanto più con il riarmo in corso, è evidente.

Ma la proiezione di Berlino ha una portata strategica generale, non solo quale baluardo europeo. Si sta infatti ingrossando il dispiegamento di navi da guerra nella Indo-Pacifico, per manovre congiunte con vari alleati, a cui ha risposto con durezza il portavoce degli Esteri cinese, Wang Wenbin.

Al di là delle scaramucce diplomatiche, appare chiaro che la tensione internazionale continua a salire. Di certo, il procedere con la più grande esercitazione aeronautica dell’alleanza atlantica a due passi dal teatro della guerra ucraina non è certamente un segnale di distensione. Anzi, le dichiarazioni dimostrano che l’obiettivo è mostrare che l’Occidente è pronto alla guerra.

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1 Commento


  • Antonio Gerardo

    Solo la pace è la vera Vittoria

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