Dopo aver imposto severe restrizioni all’ingresso dei fedeli musulmani nella moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, molestandoli ed espellendoli con la forza per il secondo giorno dal complesso sacro musulmano, la polizia israeliana questa mattina ha aperto la piazza della moschea di Al-Aqsa a dozzine di fanatici ebrei sotto la pesante protezione della polizia.
Le forze di occupazione hanno preso d’assalto il complesso in mattinata, si sono schierate nei suoi cortili e hanno allontanato gli anziani fedeli musulmani che si trovavano nell’area della Moschea dalle vicinanze della Moschea Al-Qibli mentre gruppi di fanatici ebrei si preparavano a irrompere nel complesso.
Testimoni oculari hanno affermato che gruppi di fanatici ebrei sono entrati ad Al-Aqsa sotto forma di gruppi di 50 persone ciascuno e hanno effettuato passeggiate provocatorie nei cortili mentre eseguivano rituali ebraici in violazione dello status quo che vieta ai non musulmani di tenere la preghiera nel complesso della moschea di Al-Aqsa.
Queste incursioni sono avvenute dopo che le forze di occupazione ieri hanno preso d’assalto Al-Aqsa durante le preghiere notturne del Ramadan Tarawih, aggredendo i fedeli e impedendo loro di rimanere all’interno del complesso murato, costringendoli a lasciare la moschea di Al-Qibli.
Le cosiddette organizzazioni del Monte del Tempio avevano invitato i loro seguaci a organizzare una presenza su larga scala alla moschea di Al-Aqsa durante la festa della Pasqua ebraica che durerà fino a mercoledì prossimo, una mossa che ha provocato l’allarme tra i musulmani che si sono precipitati a proteggere la moschea.
Fin dalle prime ore dell’alba la polizia di occupazione ha imposto restrizioni all’ingresso dei palestinesi nei cortili di Al-Haram Al-Sharif, e ha impedito ai minori di 40 anni di entrare e pregare ad Al-Aqsa, costringendoli a pregare all’esterno. .
Le forze di occupazione hanno preso d’assalto la moschea di Al-Aqsa l’altro ieri sera dopo le preghiere di Tarawih e Fajr (alba) e hanno brutalmente aggredito i fedeli nella sala di preghiera di Al-Qibli e li hanno rimossi con la forza, il che ha scatenato reazioni locali, arabe e internazionali di rifiuto e condanna queste incursioni.
Per il secondo giorno consecutivo, aerei da guerra israeliani hanno bombardato all’alba di oggi un sito nel campo profughi di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale, ha detto il corrispondente di WAFA.
Un drone da ricognizione ha preso di mira, con almeno un missile, una posizione nel campo provocando danni ma senza feriti. Anche le cannoniere israeliane dal mare hanno sparato diverse bombe sonore verso la costa di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza.
Aerei da guerra, artiglieria e marina israeliani ieri hanno preso di mira diversi siti in diverse aree della Striscia di Gaza, provocando perdite materiali ma nessun ferito.
Israele afferma che gli attacchi sono avvenuti come rappresaglia per i razzi lanciati da Gaza e atterrati nel sud di Israele senza causare danni o feriti.
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Giovanni
La Storia, talvolta, e’ cinica e beffarda.
Lo sterminio “soft” dei Palestinesi e’ da 50 anni sotto gli occhi del mondo ma, sopratutto quello occidentale, finge di non vederlo. Anzi, molte volte, continua ad avallare guerre e aggressioni in nome di una strumentale liberta’ e di una falsa democrazia., in perfetto stile yankee.