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Scetticismo in Russia sulla fuga di documenti dal Pentagono

Sulla fuga di notizie dal Pentagono, in Russia prevale ancora lo scetticismo: “Tali fughe di notizie servono a scopi politici e situazionali. Dato che gli Stati Uniti stanno attualmente attraversando una fase acuta di turbolenze politiche, si potrebbe ben presumere che questi documenti siano stati resi pubblici per ridurre il coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto ucraino”, commenta sulla Isveztia Yury Rogulev . Secondo l’agenzia russa, le informazioni trapelate non spiegano in dettaglio i piani di controffensiva delle forze armate ucraine. Inoltre, una parte significativa delle informazioni contenute nei documenti contrassegnati come “top secret” è accompagnata da una nota secondo cui i dati provenivano da fonti aperte, il che mette in discussione la validità delle informazioni.

“La storia degli Stati Uniti è piena di esempi in cui tali fughe di notizie sono state utilizzate per raggiungere obiettivi politici interni, osserva Vladimir Vasilyev. “Lo stesso accadde negli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam alla fine degli anni ’60. Allora, il New York Times pubblicò i Pentagon Papers, trapelati da Daniel Ellsberg, che screditavano il ‘partito della guerra’ di Washington. Oggi, le fughe di notizie evidenziano le attività dell’opposizione contro la guerra all’interno del Pentagono e della comunità dell’intelligence in mezzo a un confronto politico interno altamente instabile negli Stati Uniti. L’amministrazione Biden sta chiaramente cercando di estendere la storia dell’Ucraina al 2024, motivo per cui ha rifiutato i colloqui di pace”

“I documenti riservati del dipartimento della Difesa Usa trapelati sui social media la scorsa settimana trasmettono una visione pessimistica di Washington in merito all’andamento del conflitto in Ucraina” scrive l’emittente televisiva “Cnn”, precisando che i documenti sarebbero parte dei rapporti di intelligence quotidiani preparati per i vertici del Pentagono, incluso il capo dello stato maggiore congiunto, generale Mark Milley. I rapporti mettono in guardia in merito allo stato delle forze armate ucraine a più di un anno dall’invasione russa.

Secondo il The Guardian, a differenza di altre recenti fughe di notizie riservate degli apparati statunitensi  – incluso il materiale rivelato da Edward Snowden e Chelsea Manning – i file sembrano essere copie cartacee di ciò che sembra essere materiale informativo e diapositive.

Dai documenti rivelati trapela la preoccupazione del Pentagono per il progressivo deterioramento delle difese aeree ucraine a medio raggio, che potrebbero esaurire i missili ed essere “completamente ridimensionate entro maggio 2023”, consegnando così alla Russia la superiorità aerea su ampie porzioni del Paese. Più in generale, dai documenti emerge l’opinione di Washington che il conflitto sia avviato verso uno stallo, e che l’Ucraina non disponga delle forze e dei mezzi necessari a liberare vaste porzioni del territorio occupato dalla Russia, obiettivo dichiarato di Kiev in vista dell’attesa offensiva primaverile.

Dai documenti emergono tuttavia anche i limiti della guerra d’attrito della Russia, che secondo le valutazioni del Pentagono non sarà in grado di completare la conquista del Donbass entro la fine del 2023. Secondo la “Cnn”, le valutazioni contenute nei documenti riservati del Pentagono collimano in larga parte con valutazioni formulate pubblicamente da funzionari del dipartimento della Difesa, ma non con i toni complessivi della “guerra d’informazione” tesa a sostenere gli sforzi di Kiev sul campo.

La Cnn rileva che almeno un documento sarebbe stato alterato, ma “funzionari Usa hanno ammesso che la maggior parte appare autentica”. Il presidente della commissione Intelligence della Camera dei rappresentanti Usa, Jake Tapper, ha dichiarato a questo proposito che “questi documenti sono statici. Rappresentano l’istantanea di un momento specifico. Sia gli Stati Uniti che l’Ucraina hanno la capacità di modificare quel che stanno facendo e come si approcciano alle questioni, e c’è certamente tempo a sufficienza perché l’Ucraina si muova in questo senso”.

Secondo quanto rivelato dal New York Times i documenti riservati del Pentagono sono rimasti per un mese su un server Discord del videogame Minecraft, e nessuno se n’era accorto. Dall’indagine interna avviata dal Pentagono per capire come sia stato possibile creare una falla nel sistema di sicurezza, la più grave degli ultimi decenni, emergono particolari sorprendenti: secondo Bellingcat, una organizzazione giornalistica indipendente, prima che i documenti del Pentagono finissero sui social, erano apparsi su piattaforme improbabili.

Una di queste sarebbe il server del video game Minecraft. I documenti contenenti informazioni sui tipi di armi usate dagli ucraini e dagli Stati Uniti, e dettagli dei sistemi difensivi di Kiev, oltre a statistiche sulle vittime in guerra e informazioni su Paesi alleati, sono stati caricati prima su un piccolo server della piattaforma Discord da utenti americani, e poi scaricati su uno più grande legato al video game.

Solo in un terzo momento sono finiti su Twitter, sulla app di messaggistica Telegram e sulla più caotica 4chan. Cinquanta di questi documenti erano classificati come “Top Secret” o “Secret”. I file, tutti fotografici, sarebbero stati postati sul server del video gioco durante una discussione riguardo la guerra in Ucraina. Le battute fatte da un utente sull’invasione russa avrebbero spinto un altro a rispondere, il 10 marzo, pubblicando alcune foto per confermare come la “guerra fosse reale”.

La persona che ha pubblicato i documenti avrebbe dichiarato agli investigatori di averli trovati postati da un altro utente, sul server Discord, chiamato WowMao, gestito da un popolare YouTuber che ha lo stesso nome. Tra le ipotesi c’è quella di un ragazzo, figlio di un funzionario dell’intelligence, che avrebbe fotografato con il cellulare alcune schermate apparse nel computer del padre, contenenti i file.

Altri documenti, secondo Bellingcat, erano stati pubblicati il 13 gennaio su un altro server, chiamato Thug Shaker Central. Dopo essere stati qui per circa un mese, i file sono finiti la scorsa settimana su 4chan e Telegram, ed è qui che il New York Times li ha intercettati e rivelati, dando alla storia un rilievo mondiale e mettendo in imbarazzo il Pentagono.

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