Davvero sono esterrefatto che il Dalai Lama sia stato sputtanato a vita solo ora, e solo per il linguininbocca da pedofilo ripugnante.
Ci abbiamo Dimolto, ma Dimolto da aggiungere, perdio!
Il Dalai Lama è un agente della CIA di vecchia data, un amico dei n4zisti, simpatizzante della peggiore feccia f4scista.
Tra il 1959 e il 1972, la CIA ha “donato” 1,7 milioni di dollari al “Governo Tibetano in esilio” e 180.000 dollari annuali direttamente al Dalai-lama.
I suoi padroni americani lo hanno fatto diventare una star di Hollywood, alimentando la narrazione fiabesca di un regno di pace, amore e meditazione, in netto contrasto con la documentazione storica che, inequivocabilmente, rivela una società feudale profondamente disumana, tirannica e corrotta.
Prima della liberazione cinese, il Tibet era una crudele teocrazia in cui il 95% della popolazione, completamente analfabeta e senza nessun diritto politico-sociale, era composta da servi o schiavi. L’élite del 5% era costituita da monaci, proprietari terrieri e aristocratici.
Il potere dei “semidei” sugli “esseri inferiori” era illimitato e spietato, attraverso ogni genere di torture e mutilazioni. I ragazzi contadini venivano regolarmente prelevati e portati nei monasteri per essere “addestrati”, in balia di abusi e capricci.
La superstizione religiosa serviva a mantenere l’ordine sociale: il destino infelice veniva a attribuito al karma. Veniva inculcata nella popolazione l’idea di non poter migliorare la propria condizione sociale mettendo in discussione l’ordine politico, ma accumulando karma positivo nell’ottica della vita successiva.
Ironia della sorte: ora il Dalai Lama ha solo chiesto a un bambino di leccargli la lingua. Avrebbe potuto chiedere la sua pelle, il suo scalpo o il suo intestino per un qualche rituale sacro, come fecero i suoi predecessori! Oppure…
* da Facebook
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