Nuova Democrazia (ND), il partito conservatore greco al potere dal 2019, ha ottenuto il 40,55% dei voti, oltre il doppio del suo principale oppositore, il partito di sinistra dell’ex premier Alexis Tsipras, Syriza, che aveva già subito una pesante sconfitta in occasione del voto precedente il mese scorso, quando però la vittoria di ND non era bastata a garantire la maggioranza.
Alle elezioni del 21 maggio scorso Nuova Democrazia aveva ottenuto il 40,79%, che non bastava però per avere la maggioranza assoluta. Per questo aveva chiesto nuove elezioni e adesso, con la nuova legge elettorale, può contare sul premio di maggioranza che, praticamente con il medesimo risultato, gli consente di avere la maggioranza in Parlamento.
Con questo risultato, alla destra dovrebbero andare 158 dei 300 seggi del parlamento che in Grecia ha una sola Camera. Domani, Mitsotakis andrà alle 11 al palazzo presidenziale di Atene dove la presidente Katerina Sakellaropoulou gli darà l’incarico.”
Questa volta Syriza si è fermata al 17,84%, un mese fa aveva ottenuto il 20,7%, perdendo così il 3% dei voti. Syriza, che si conferma il principale partito di opposizione, è stata dunque punita dai greci che non le perdonano il tradimento del referendum del 2015 dove prevalse l’Oxi – il No all’accordo-capestro con la Troika europea – e che vide invece il governo Tsipras firmare lo stesso il memorandum con gli apparati della Ue.
Il terzo partito sono i socialisti del Pasok. Subito dopo ci sono i comunisti del Partito Comunista di Grecia (KKE) in crescita con il 7,6% e che avranno 26 deputati. Già nelle elezioni di maggio il KKE aveva ottenuto un aumento significativo nei centri urbani, nei quartieri popolari di Atene, del Pireo e di altre grandi città, avvicinandosi o addirittura superando il 10%. A livello nazionale, il KKE ha aumentato i suoi voti del 42% in 12 delle 13 regioni della Grecia rispetto alle precedenti elezioni del 2019. Il KKE ha ricevuto anche più del 10% tra gli elettori all’estero.
Infine altre ci sono altre 4 formazioni. Supera lo sbarramento del 3% anche il nuovo partito Course of Freedom di Zoì Konstantinopoulou ex presidente del Parlamento in quota Syriza da cui poi uscì per dissensi politici, mentre non ce l’ha fatta il partito Mera 25 di Yanis Varoufalis, l’ex ministro dell’economia del governo Tsipras.
Fra queste formazioni minori, colpisce il risultato dell’estrema destra degli Spartani che ha ottenuto il 4,6% superando la soglia di sbarramento del 3% e accedendo a sorpresa al Parlamento. Si tratta di un partito sostenuto da un ex esponente della formazione neonazista Alba Dorata, Ilias Kassidiaris, che sta scontando in carcere una pena di 13 anni e mezzo. Eletti per la prima volta nel 2012, in piena crisi economica greca, gli esponenti di quel partito sono stati condannati a pesanti pene detentive per violenze e omicidi con cui hanno colpito migranti e avversari politici.
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