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 “Le valutazioni sull’offensiva ucraina sono sempre più scoraggianti”

I funzionari occidentali formulano valutazioni “sempre più scoraggianti” in merito alla capacità di Kiev di liberare porzioni significative del territorio perduto.

A sostenerlo è l’emittente televisiva Cnn, citando quattro funzionari occidentali a conoscenza “delle più recenti informazioni d’intelligence”.

Una delle fonti – un funzionario diplomatico anonimo – ha dichiarato alla Cnn che gli ucraini “tenteranno ancora per qualche settimana di verificare se ci sia una possibilità di compiere qualche progresso. Ma la possibilità di conseguire progressi che muterebbero l’equilibrio di questo conflitto credo sia estremamente, fortemente esigua”.

Ma non sono solo gli specialisti a ricavare notizie sconsolanti dal fronte militare: “I nostri rapporti sono scoraggianti. Ci ricordano costantemente le difficoltà che (gli ucraini) affrontano”, ha confermato alla stessa Cnn il deputato democratico dell’Illinois Mike Quigley, reduce da una recente visita in Europa, dove ha incontrato i comandanti Usa incaricati dell’addestramento dei reparti corazzati ucraini.

Le difficoltà affrontate dagli ucraini sono ormai note: campi minati estesi e fittissimi, molteplici linee di difesa fortificate e bombardamenti dell’artiglieria e dell’aviazione russe, cui si sommano gli attacchi dei ‘droni suicidi’.

La Cnn scrive che nel tentativo di superare queste linee difensive, i reparti ucraini – a cominciare da quelli addestrati ed equipaggiati dall’Occidente – hanno subito “perdite impressionanti”.

Una delle fonti anonime citate dalla Cnn ammette che a Zaporizhzhia e nel Donetsk occidentale i Russi “dispongono di una serie di linee difensive, e le forze ucraine non hanno superato neanche la prima. Anche se continuassero a combattere per le prossime settimane, non sono stati in grado di conseguire alcuno sfondamento nelle ultime sette, otto settimane. Che probabilità esiste che all’improvviso, con forze esauste, possano ottenere risultati differenti? Le condizioni sono troppo difficili”.

Lo statunitense ‘Istituto per gli Studi sulla guerra’ nel suo rapporto quotidiano scrive che “Sembra che le forze ucraine abbiano condotto un raid limitato attraverso il fiume Dnipro e siano sbarcate sulla sponda orientale (sinistra) dell’oblast di Kherson, sebbene non sia chiaro se le truppe ucraine abbiano stabilito una presenza duratura sulla sponda orientale.

Il capo dell’occupazione dell’Oblast di Kherson, Vladimir Saldo, ha minimizzato i rapporti sullo sbarco ucraino e ha affermato che il fuoco dell’artiglieria russa ha respinto le navi ucraine e che non ci sono truppe ucraine vicino a Kozachi Lopan. 

I dati disponibili della NASA Fire Information for Resource Management System (FIRMS) delle ultime 24 ore in quest’area sembrano confermare che ci sia stato un combattimento significativo, probabilmente preceduto o accompagnato dal fuoco dell’artiglieria.

Entro la fine della giornata dell’8 agosto, molte fonti russe avevano aggiornato le loro affermazioni per riferire che le forze russe mantengono il controllo su Kozachi Laheri, avendo respinto le forze ucraine sulla costa”.

Una fonte russa – la Pravda – scrive che “il D-Day – una massiccia offensiva attraverso l’attraversamento del Dnepr – sembra si stia avvicinando e su di esso sia stata fatta l’ultima scommessa, tenendo conto dei fallimenti delle forze armate ucraine in direzione sud e nella regione nell’Artyomovsk (Bakhmut per gli ucraini).

Si prevede che una delle opzioni per la forzatura provenga da Nikopol e Marganets nell’area di Energodar e dalla centrale nucleare di Zaporozhye. Il secondo è vicino all’ex diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya.

Alle Forze armate ucraine, secondo il canale Resident Telegram, resta un mese per attuare il piano; da allora, a causa della pioggia, lo sbarco diventerà impossibile, “e questo significherà il fallimento della controffensiva“.

Sul versante ucraino, l’agenzia Interfax Ucraina riporta che Zelenskij ha definito la controffensiva “difficile”, ma ha osservato che l’iniziativa appartiene all’Ucraina.

La controffensiva è complessa. Probabilmente è più lenta di quanto chiunque voglia“, ha detto in un’intervista con i media latinoamericani pubblicata martedì. Ma la controffensiva, ha detto, “è quando l’esercito avanza e non indietreggia. E questo è un aspetto positivo importante. L’iniziativa è nelle mani dell’Ucraina“.

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