Menu

Dilma Roussef: “La banca BRICS darà un contributo significativo a pace e sviluppo”

La Banca dei BRICS cerca di creare un proprio sistema di prestito, fa sapere la direttrice della “Nuova Banca per lo Sviluppo”, l’ex presidente del Brasile, Dilma Rousseff, in un’intervista al Financial Times.

Quest’anno prevediamo di concedere prestiti per un importo compreso tra 8 e 10 miliardi di dollari. Il nostro obiettivo è erogare circa il 30% di tutto ciò che concediamo come prestito in valuta locale”, afferma Dilma.

Alla vigilia del 15° vertice dei paesi BRICS, la Rousseff, ha concesso un’intervista esclusiva a China Media Group, nella quale ha assicurato che “la Nuova Banca di Sviluppo, che sta vivendo la sua giovinezza, si impegna a fornire finanziamenti ai paesi in via di sviluppo e rappresenta una grande riforma innovativa per la promozione del processo di multilateralismo globale“.

Rousseff ritiene che la sua esperienza come presidente brasiliana le abbia dato una maggiore sensibilità ad assumersi le responsabilità del presidente della Nuova Banca di Sviluppo. E sottolinea che “il meccanismo di cooperazione BRICS darà assolutamente un contributo significativo alla pace e allo sviluppo del mondo”.

Dilma Rousseff si oppone alle sanzioni e alla “militarizzazione” finanziaria e, di fronte all’egemonia del dollaro statunitense, sostiene l’adozione di regolamenti in valuta locale.

E’ rimasta profondamente impressionata dall’esperienza cinese nell’affrancarsi dalla povertà ed è interessata a recarsi in Cina nella convinzione che “quanto sta facendo questo immenso paese avrà un impatto positivo sullo sviluppo di tutta l’umanità”.

Saluta con soddisfazione le parole di Dilma il prof. Luciano Vasapollo, decano di economia alla Sapienza e studioso della decolonizzazione e del modo in cui le criptovalute possono rafforzarla. Secondo Vasapollo, “serve un processo spaziale della centralizzazione dei soggetti del nuovo blocco sociale del mondo del lavoro e del lavoro negato, in un blocco sociale rivoluzionario per l‘alternativa di sistema”.

Spiega osservando che “ci sono esempi di crescita di spazi liberati anche con una rilettura marxista per un concetto,
come Harvey dice, a-spaziale della produzione che noi vorremmo trasformare in determinanti di contropotere rivoluzionario per la transizione socialista”.

E le criptovalute non speculative, come il yuan cinese e il petro venezuelano, per Vasapollo rappresentano il superamento della contrapposizione tra materialità e dimensione del capitale immateriale.

Noi dobbiamo riprendere – dice il docente in merito al vertice dei BRICS – tutta la modernità e attualità del materialismo dialettico per superare il problema dell’imperialismo con la forza del potere dello Stato. La nostra – scandisce Vasapollo – deve essere una dimensione che mette al centro il materialismo dialettico che si concretizza nel materialismo storico dentro il contesto delocalizzativo come metodo d’indagine e di fare teoria marxista per la pratica del distacco antimperialista qui e ora.

Cioè dobbiamo ritornare all’analisi delle economie locali della transizione socialista, alla capacità di darci una
dimensione relazionale anche nella nostra quotidianità con i nostri compagni e compagne”.

Chiarisce Vasapollo: “stiamo parlando di un’attualizzazione storica del delinking e lo facciamo attraverso proposte come l’ALBA, i BRICS e l’ALBA Euro-Afro-Mediterranea perché noi poniamo al centro della nostra analisi l’unità di
classe dei popoli Sud del mondo. Per intraprendere un percorso di una democrazia politica, economica, di Che Guevara, Chávez e di Fidel ovvero la democrazia di base e partecipativa.

E questo lo si può ottenere solo rompendo le gabbie dell’Unione Europea, del G7 e quindi della delocalizzazione e dell’indebitamento. La colonizzazione e la dipendenza sono presenti in tutte le periferie e come dice Gramsci: ‘noi ci dobbiamo proporre come entità del governo della transizione socialista già da subito’”.

da * Il Faro di Roma

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • Pasquale

    BRICS e dedollarizzazione. Parole chiave che se tradotte in fatti potrebbero essere il vero sistema da contrapporre al capitalismo occidentale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *