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Honduras. Migliaia in piazza contro i tentativi di golpe

Migliaia di honduregni sono scesi in piazza con una manifestazione, indetta dal presidente progressista Xiomara Castro, in difesa della democrazia e della giustizia, a sostegno del governo e per chiedere l’elezione di un nuovo procuratore generale.

Alla manifestazione tenutasi nella capitale Tegucigalpa era presente la presidente, che ha sottolineato come sia necessario mantenere l’unità affinché non si ripetano colpi di Stato nel Paese.

Di fronte alla minaccia golpista che cerca di impedire l’elezione di un Procuratore Generale indipendente che porti davanti alla giustizia i corrotti, i narcotrafficanti e i golpisti dell’Honduras, il 29 agosto il Presidente Xiomara Castro ha chiamato il popolo a una mobilitazione pacifica e popolare a Tegucigalpa.

Si è trattato di una massiccia e storica dimostrazione di forza a sostegno del Progetto di Rifondazione. Il Capo dello Stato ha già il sostegno delle Forze Armate che denunciano i militari che ancora una volta cospirano contro lo Stato di diritto.

Per quanto riguarda l’elezione del procuratore generale, il partito di destra “Salvador dell’Honduras” sostiene Marcio Cabañas, mentre il partito “Libre” appoggia Joel Zelaya. La sessione parlamentare dedicata alla questione è stata sospesa e la discussione deve riprendere.

In strada, i manifestanti hanno sentito la voce di Xiomara che sottolineava come esiste ancora una possibilità di consenso e che questa dovrebbe essere la via d’uscita dal conflitto.

Dobbiamo rimanere uniti, organizzati, mobilitati, all’avanguardia e in resistenza, affinché in Honduras non ci siano più colpi di Stato, né narco-dittatori, né saccheggi“, ha detto, denunciando l’esistenza di una cospirazione contro il suo governo.

Vogliamo uno Stato trasparente, senza la corruzione delle alleanze tra pubblico e privato. Uno Stato forte, governato dallo Stato di diritto, dove si combattano la corruzione, le esenzioni illegali e il riciclaggio di denaro“, ha aggiunto la Presidente Xiomara Castro.

In Centro America i governi progressisti usciti vincenti dalle elezioni, sono sistematicamente sotto tiro di quelli che vengono definiti i golpe giudiziari con i quali le vecchie classi dominanti cercano di ostacolare i cambiamenti.

E’ di pochi giorni fa la notizia della illegalizzazione del partito “Semilla” in Guatemala, il cui leader Arevalo, è stato da poco eletto Presidente della Repubblica portando un esponente progressista alla guida del paese.

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