In un messaggio pubblico il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, oggetto della caccia all’uomo israeliana, ha affermato oggi che il movimento palestinese sta affrontando una “battaglia feroce e senza precedenti” contro Israele, aggiungendo che Hamas non si sottometterà mai alle “condizioni dell’occupazione”.
In un discorso alla leadership politica di Gaza, Sinwar si è detto fiducioso nella vittoria sostenendo che Hamas è riuscita a uccidere “più di mille soldati” nemici, una cifra che mette insieme sia i soldati uccisi nel raid del 7 ottobre che quelli caduti nelle operazioni militari a Gaza ma coincidente con il numero di soldati uccisi ammesso da Israele.
Il leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è tornato in Qatar dopo una visita di quattro giorni al Cairo per discutere la proposta egiziana con gli altri dirigenti del movimento, mentre in Egitto è arrivata una delegazione della Jihad islamica.
Il piano egiziano, che è già stato respinto da Hamas e dalla Jihad islamica, prevede la fine delle ostilità a Gaza, la rinuncia di Hamas al controllo della Striscia in cambio di un cessate il fuoco permanente e il rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti, in tre fasi.
La prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane.
La seconda fase vedrebbe colloqui interni palestinesi, promossi dal Cairo, volti a porre fine alla divisione tra l’Autorita’ nazionale palestinese di Ramallah e Hamas e per portare alla formazione di un governo tecnocratico in Cisgiordania e Gaza che supervisioni la ricostruzione della Striscia e apra la strada a elezioni parlamentari e presidenziali palestinesi.
La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale, con il ritiro delle truppe israeliane da Gaza, e il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio di un numero da determinare di prigionieri di sicurezza palestinesi. Intanto però le forze di occupazione israeliane hanno di nuovo arrestato la prigioniera liberata Khalida Jarrar dalla sua casa nella città di Ramallah, nella Cisgiordania occupata. Dal 7 ottobre le truppe israeliane hanno arrestato più di 2.400 palestinesi in tutta la Cisgiordania.
*****
Gaza. Sanguinosi raid aerei israeliani. La resistenza palestinese colpisce anche nelle aree dichiarate “sotto controllo”
Proiettili dell’artiglieria israeliana hanno colpito i piani superiori della sede della Mezzaluna Rossa palestinese a Khan Yunis, nel settore sud della Striscia di Gaza, e hanno provocato alcune vittime fra gli sfollati che si trovavano al suo interno. Lo ha riferito su X la Mezzaluna Rossa palestinese. Nel palazzo in questione, ha aggiunto, avevano trovato riparo migliaia di sfollati.
Secondo fonti mediche palestinesi, il raid aereo israeliano del 24 dicembre sui campi profughi di al-Maghazi e al-Bureij, nella zona centrale di Gaza ha provocato la morte di 106 persone. È l’attacco aereo più letale dall’inizio dell’operazione di terra nell’enclave.
I bombardamenti dell’artiglieria israeliana hanno preso di mira le aree orientali e settentrionali di Gaza City, mentre continuavano i feroci scontri tra la resistenza e l’esercito di occupazione in numerose aree della Striscia di Gaza.
Un ufficiale e un soldato sono stati uccisi nei combattimenti notturni nel sud della Striscia di Gaza. Due soldati e un ufficiale della 7a brigata corazzata sono stati feriti da colpi di mortaio nel sud della Striscia di Gaza. Un altro soldato della riserva è stato gravemente ferito in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. I combattimenti continuano anche nel nord di Gaza, nonostante l’IDF affermi di avere il “controllo operativo” sulla maggior parte dell’area.
Sulla morte di soldati israeliani a Gaza circolano le ipotesi più strane. Il Times of Israel, citando l’emittente pubblica Kan, afferma che un soldato dell’IDF è morto dopo essere stato infettato da un pericoloso ceppo di fungo mentre combatteva nella Striscia di Gaza. Si ritiene che una decina di soldati siano stati infettati dallo stesso fungo e siano in cura in Israele, ha detto martedì mattina alla radio Kan l’ex direttore dell’unità di malattie infettive dello Sheba Medical Center.
Si ritiene che la fonte del fungo sia il terreno macinato che era stato contaminato da rifiuti fognari. L’infezione viene poi contratta attraverso le ferite riportate dai soldati che combattono a Gaza e che non possono essere mantenute sterili a causa delle condizioni del terreno.
****
Raid israeliani in Cisgiordania. Uccisi due palestinesi a Hebron
Due palestinesi sono stati uccisi martedì a seguito di un raid militare israeliano nel campo profughi di Fawar, a sud della città occupata di Hebron (Al-Khalil), in Cisgiordania.
Il ministero della Sanità palestinese ha annunciato in una dichiarazione che Ahmad Yousef Yaghi, 17 anni, e Ibrahim Majed al-Titi, 31 anni, sono stati uccisi da colpi d’arma da fuoco dell’esercito israeliano.
Questa mattina le forze di occupazione israeliane hanno fatto irruzione in diverse città, paesi, villaggi e campi profughi della Cisgiordania, distruggendo case e proprietà e arrestando persone.
I soldati israeliani hanno fatto irruzione nel campo profughi di Nur Shams, nella città di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania, in un’incursione che è durata 10 ore prima di ritirarsi. I militari hanno anche fatto irruzione nella città di Qalqilya, sempre nel nord della Cisgiordania.
Nella città di Ramallah, i soldati hanno fatto irruzione in diversi quartieri e hanno arrestato un’importante attivista ed ex deputata, Khalida Jarrar, insieme ad altre tre persone. Altri sono stati arrestati nei villaggi della zona, tra cui il capo del consiglio del villaggio di Saffa.
****
Raid israeliano in Siria. Ucciso alto ufficiale iraniano
In un raid aereo israeliano, vicino a Damasco, in Siria. è rimasto ucciso un alto comandante iraniano dei Guardiani della Rivoluzione islamica. Si tratta di Sayyed Reza Mousavi, un generale che supervisionava le operazioni militari dei Pasdaran in Siria nonchè stretto collaboratore dell’ex capo della forza al-Quds, Qassem Soleimani, ucciso in un raid degli Usa in Iraq il 3 gennaio 2020.
I Guardiani della Rivoluzione islamica hanno avvertito che Israele pagherà per l’uccisione di Mousavi. Lo ha riferito l’agenzia di stampa iraniana Tasnim, citando il comunicato nel quale si annuncia la morte dell’alto esponente dei Pasadaran.
Il Ministero della Difesa iraniano ha confermato in una dichiarazione che Israele “pagherà il prezzo per il crimine terroristico che ha compiuto con l’assassinio di un comandante della Guardia Rivoluzionaria”. La dichiarazione ha aggiunto che questo “crimine” sarà affrontato al momento e nel luogo appropriati.
*****
Raid statunitense in Iraq
Un miliziano è stato ucciso e 24 sono rimasti feriti nei raid statunitensi su tre siti in Iraq utilizzati dal gruppo Kataeb Hezbollah.
Un funzionario del ministero dell’Interno iracheno afferma che gli attacchi hanno preso di mira anche un sito del gruppo Hashed al-Shaabi nella città centrale di Hilla, capitale della provincia di Babilonia.
I raid statunitensi sono stati effettuati come ritorsione per un attacco di droni contro le basi militari delle forze statunitensi in in Iraq in cui tre soldati sono rimasti gravemente feriti.
*****
Bombardamenti israeliani sul Libano
L’agenzia di stampa ufficiale libanese National News Agency riferisce che Israele sta effettuando pesanti bombardamenti vicino ai villaggi di Aita al-Shaab e Ramyeh, vicino al confine del paese con Israele.
Il rapporto aggiunge che aerei da ricognizione israeliani sono stati avvistati durante la notte su diverse città nel sud del Libano.
L’agenzia di stampa pro-Hezbollah Al-Mayadeen riferisce di attacchi israeliani alla periferia di Meiss Ej Jabal, una città libanese più a est vicino al confine israeliano.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Giovanni
E l’ opulento, vile, occidente si gira altrove, grugnendo e sbavando natalizie leccornie…. tanto, noi le armi le vendiamo e le usiamo dove c’ e’ da depredare, altrimenti, non si alimentano i consumi e si puo’ creare l’ inflazione della Borsa…