Il generale Valerij Zaluzhnyj, comandante in capo delle forze armate ucraine, ha ammesso in un’intervista al quotidiano britannico The Economist che la controffensiva ha raggiunto “una fase di stallo”.
E’ decisamente un eufemismo che nasconde un fallimento, confermato in queste ore dal fatto che, per stessa ammissione di Zaluzhnyi, l’esercito ucraino si è ritirato nella “periferia di Marinka“, la città del Donetsk che i russi hanno rivendicato di aver conquistato.
Ieri i vertici ucraini avevano affermato che era “sbagliato” dire che la città è interamente controllata dai russi e che la “lotta per Marinka” stava continuando.
“Il fatto che ci siamo spostati alla periferia di Marinka, e che in alcuni punti abbiamo già oltrepassato i limiti della città, non dovrebbe suscitare clamore nell’opinione pubblica“, ha berciato Zaluzhny in una conferenza stampa.
Il colpo inferto dagli ucraini alla nave da sbarco russa Novocherkassk nel porto di Feodosia, in Crimea, non è certo sufficiente per raddrizzare una realtà piuttosto pesante.
“La controffensiva non ha ottenuto i risultati sperati”. Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato l’operato dell’ultimo anno del suo esercito, il quale avrebbe dovuto annientare le forze russe, ma che invece al momento è in conclamato stato di stallo e in alcune aree addirittura di ritirata.
Nonostante alcuni occasionali colpi inflitti ai russi nel Mar Nero e le perdite subite dell’esercito russo, la controffensiva di Kiev non ha avuto un grande successo, portando anche Zelensky ad ammettere la realtà dei fatti.
Qualcosa gli ucraini hanno ottenuto a Orikhiv, nell’oblast di Zaporizja, nell’insediamento di Velyka Novosilka, a Donetsk. Hanno continuato un’offensiva più graduale intorno alla città di Bakhmut, che era stata conquistata dai russi a maggio.
Dopo un primo e limitato successo in tutte e tre le aree, però, l’esercito ucraino è stato rallentato dai campi minati e poi decimato dall’artiglieria, dalle armi anticarro e dai droni russi.
Nonostante gli aiuti militari arrivati da tutto il mondo occidentale, Kiev non è riuscita a riconquistare le città di Melitopol, Berdyansk e Mariupol, ancora in mano russa, tanto meno la Crimea.
Secondo il New York Times, a settembre l’Ucraina aveva infatti riconquistato solamente 233 chilometri quadrati di territorio, poco più di un sesto del solo Comune di Roma. Un risultato decisamente molto basso, soprattutto in relazione alle aspettative del presidente Zelensky.
Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, incontrando i giornalisti, ha decretato il fallimento della controffensiva ucraina iniziata a giugno di quest’anno ed ha assicurato che l’esercito russo sta avanzando in tutti i settori del fronte.
Da due mesi le forze russe hanno intensificato notevolmente la loro azione in varie zone, soprattutto nella regione di Donetsk; hanno anche compiuto discreti progressi nella regione di Kharkiv, nel tentativo di avvicinarsi a Kupiansk, città dalla quale le forze russe furono costrette a ritirarsi nel settembre 2022.
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. Binazzi Sergio
è bello ricevere belle notizie come questa, in quella desolazione che si vive quotidianamente in italia si sentono solo menzogne e fallimenti. è triste vivere in questo paese.
Bidoshi Raimond
le critiche al ucraina per il fallimento sono giuste,se non sei in grado di combattere per vincere devi trattare e concedere territorio perché nessuno aceta una guerra di vent’anni se no vai avanti con le tue forze fino allo sterminio del tuo popolo e assumi le responsabilità.
Geremia
L’Ucraina purtroppo ubbidisce come de resto i paesi Nato al loro padrone,Biden .Gli UASfecero un colpo di stato contro un presidente regolarmente eletto,sapevano della reazione russa.Stanno mandando il popolo ucraino al macello per distruggere l’economia russa.Non si fanno scrupoli hanno sempre fatto questo.Adesso esportano tutto loro quello che prima esportavano i russi.L’Europa ubbidisce e paga le conseguenze.
Il sincero
veramente buffa questa farsa dell’occidente: gli hanno negato gli armamenti, no aerei, si a qualche carro armato relitto e poi prendono per il culo osservando che la controffensiva è fallita! puah che schifo! eppure nel 1991 è stato firmato un trattato dove tutto l’occidente si era impegnato a proteggere a 360 gradi l’Ucraina… puah. Invece di “proteggere” il paese hanno offerto “un passaggio” a zelensky per scappare! che vergogna!
Ciccio
e la pura verità se non esistesse l’America il mondo sarebbe migliore
Vincenzo Farina
La vittoria ucraina è solo questione di tempo: il potenziale bellico occidentale è semplicemente schiacciante rispetto a quello russo. Tempo al tempo.
Redazione Roma
Chi vivrà vedrà, non ne saremmo tanto sicuri
Lollo
Beh era ovvio fin dall’ inizio, per chi come me ha un minimo di conoscenza militare e degli schieramenti in campo. Nessuna arma, nessun embargo, nessun aiuto compreso anche di soldati mercenari avrebbe potuto evitare l’ inevitabile VITTORIA FINALE RUSSA, altro che stallo. Anno scorso Mosca ha provato a prendere Kiev in pochi giorni, ma falli fermati dai corpi speciali occidentali all’ aeroporto di Kiev. Mentre squadroni di vecchi t72 seminavano il panico negli oblast. Dopodiché la ritirata difensiva fu inevitabile. Si sono trincerati ed adesso avanzano lenti ma inesorabili. La Nato dovrebbe affrettarsi a trattare, o l’ anno prossimo la pagheranno molto più cara. L’ unico modo per fare cessare questa guerra è concedere ai russi un vicino innocuo e smilitarizzato. Altrimenti se la riconquisteranno.
Filip
un paese la cui economica e basata sulla produzione e relativa vendita di armamenti secondo voi è interessata alla pace nel mondo o che i vari paesi finiscano e comprino ancora armamenti? Ma credo che anche un decelerato capisca questo…..
a differenza di quanto il cinema e l’informazione tutta indottrinata ci racconta. il vero male della terra sono gli Stati Uniti intesi come quelle poche famiglie del partito dei Democratici Americani.
Alessandro iraci
zelenski è ormai uno zombie.gli americani lo evacueranno con gli elicotteri da kiev.siamo ormai abituati agli insuccessi yankee in politica estera.
Maurizio Sbran
Ma come si poteva pensare che l’Ucraina, pur supportata dalla Nato, avrebbe potuto battere la potenza russa?
soltanto degli idioti potevano crederlo …..