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Mosca. Quattro “terroristi islamici” stavano fuggendo in Ucraina

Ultime notizie. Vladimir Putin parla alla nazione quando sono passate quasi 24 ore dall’assalto alla sola concerti di Mosca.

Tutti e quattro autori diretti dell’attacco terroristico, tutti coloro che hanno sparato e ucciso persone, sono stati arrestati. Cercavano di nascondersi e si dirigevano verso l’Ucraina, dove, secondo le prime indagini, era stato predisposto un varco dal lato ucraino per attraversare i confine”, ha detto Putin nel suo videomessaggio.

Tutti gli autori e gli organizzatori di questo crimine subiranno una punizione giusta e inevitabile. Chiunque siano, chiunque li abbia diretti. Ripeto, identificheremo e puniremo tutti coloro che stanno dietro i terroristi, che hanno preparato questo crimine. Questo è un duro colpo alla Russia“.

Il presidente russo ha annunciato “ulteriori misure antiterrorismo e antisabotaggio a Mosca e nella regione” omonima. 

Dichiaro il 24 marzo giorno di lutto nazionale“, ha detto Putin. Il “terrorismo” è un male che “non ha nazionalità” e quindi tutta la comunità internazionale deve cooperare con la Russia per combatterlo, ha sostenuto ancora Putin parlando alla nazione.

Contiamo sull’interazione con tutti i Paesi che condividono sinceramente il nostro dolore e sono pronti a condividere gli sforzi per combattere il nemico comune, il terrorismo internazionale e tutte le sue manifestazioni“.

Fonte: Ansa

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Quattro sospetti “terroristi” con passaporto tagiko stavano fuggendo… verso l’Ucraina.  Quel che segue è il testo di un lancio di agenzia Ansa (quella che normalmente stabilisce lo standard e la lettura di tutti i media italiani).

Facciamo notare che al momento questi stessi media non riportano la notizia, o la “contestualizzano” come “da fonti del Cremlino” (come dire: “non è credibile”). Che certamente ha i propri interessi, tanto quanto la “libera informazione” occidentale ed euro-atlantica. Ma ci sentiamo di escludere che notizie di prima mano possano arrivare dalle redazioni in Europa o negli Usa, anziché “dal fronte”.

Insomma, seppure di fonte Fsb (ex Kgb), ci sono informazioni che, se confermate dagli interrogatori, illuminerebbero l’attentato di Mosca secondo una dinamica bellica che era trasparente anche al primo sguardo (disincantato, ossia non retribuito da Washington, lo ammettiamo).

Stay tuned…

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Il direttore dei servizi di sicurezza russi Fsb ha riferito al presidente Vladimir Putin l’arresto di 11 persone, tra cui quattro terroristi coinvolti nell’attentato al Crocus City Hall di Mosca rivendicato dall’Isis. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino citato dalla Tass.

In precedenza il capo della commissione per la politica dell’informazione della Duma di Stato Alexander Khinshtein aveva dichiarato che le forze dell’ordine avevano arrestato due presunti sospetti per l’attacco terroristico al Crocus: “Secondo le prime informazioni, l’auto dei sospettati è stata avvistata ieri sera vicino al villaggio di Khatsun, nel distretto di Karachinsky della regione di Bryansk. L’auto non si è fermata alla richiesta degli agenti di polizia e ha cercato di fuggire”, ha scritto su Telegram Khinshtein. Secondo il suo resoconto, l’auto si è ribaltata durante l’inseguimento.

“Uno dei terroristi è stato arrestato sul posto e gli altri sono fuggiti nella foresta. Un secondo sospettato è stato trovato e arrestato in un’operazione di ricerca alle 3,50 del mattino. Le ricerche degli altri proseguono”, ha aggiunto. Khinshtein ha detto che sono stati sequestrati una pistola, una cartuccia per fucile d’assalto AKM e passaporti tagiki.

Sempre secondo i servizi di sicurezza russi, i sospettati avevano “contatti” in Ucraina. I terroristi, ha detto l’Fsb citato dalla Tass, hanno cercato di fuggire verso il confine tra Russia e Ucraina.

Dopo aver compiuto l’attacco terroristico, i criminali avevano pianificato di attraversare il confine russo-ucraino e avevano contatti appropriati sul versante ucraino“, ha dichiarato l’Fsb, citato dalla Tass, secondo cui i sospettati sono stati arrestati in una regione russa al confine con l’Ucraina.

Il gruppo jihadista Stato Islamico ha rivendicato ieri sera la responsabilità dell’attacco, mentre l’Ucraina ha negato ogni coinvolgimento.

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2 Commenti


  • Tonino

    Sulla sua pagina Facebook, Toni Capuozzo fa notare quanto segue:

    “Qui bisogna essere prudenti, perchè l’Europa è sull’orlo della guerra che si sta combattendo in Ucraina. Ma la fotografia della rivendicazione dell’ Isis ha qualcosa che non mi convince. Passi per i cappellini da baseball, passi per la “shuhada”, il versetto stampato sulla bandiera, troppo stretta per contenerla. Quello che non torna è l’indice alzato a indicare l’unicità di Dio. Lo abbiamo visto in mille foto, ma è un gesto fatto con la mano destra. La sinistra nell’ Islam è impura, destinata a compiti più umili, tanto che persino i mancini vengono esortati a utilizzare la destra. E qui il gesto sacro viene compiuto con la sinistra. Cosa spiegabile solo con un selfie, scattato dal primo a destra. Un po’ artigianale per un gruppo che sta per compiere un’azione del genere. E qui chiedo aiuto a chi ne sa più di me: la scritta sulla bandiera è giusta. Se la fotografia è speculare dovrebbe rovesciarsi anche la scritta, no?”


  • Mara

    condoglianze a tutti i parenti vittime di questo vile e infa me attentato e alla Federazione russa.

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