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Ucraina. Chi bombarda la centrale nucleare di Zaporizhzhia?

Posto che il problema principale rimane quello della sicurezza di un impianto nucleare in una zona di guerra, merita di essere sottolineata la ignominia dei mass media occidentali che continuano a omettere il fatto che la centrale di Zaporizizhie è in mano ai russi da due anni.

Dentro ci lavorano tecnici ucraini coordinati però da ingegneri russi della Rosatom e i soldati russi controllano tutti gli accessi alla centrale.

La logica vuole che appaia decisamente difficile ritenere che i russi bombardino un impianto che già controllano.

Eppure i servizi sui mass media occidentali continuano a parlare genericamente di bombardamenti contro e vicino la centrale ma senza specificare, come se i bombardamenti arrivassero da soli, magari da Marte che rimane comunque un “minaccioso pianeta rosso”.

La smentita delle autorità ucraine di avere responsabilità sui bombardamenti sulla centrale viene però presa per buona, piegando così la logica – e le informazioni fornite al pubblico – ad un generico “scambio di accuse tra Mosca e Kiev” sulle responsabilità dei bombardamenti. Occorre però ammettere che anche per gli ucraini sarebbe incomprensibile e irresponsabile danneggiare un impianto nucleare che metterebbe a rischio la salute della propria popolazione.

I propagandisti più infami arrivano pertanto a ipotizzare che i russi si bombardino da soli per fare un dispetto agli ucraini ricorrendo alle famose operazioni false flag (inventate però in occidente).

In questo scenario in cui rischi nucleari, guerra e propaganda si confondono continuamente, qualcosa si sta muovendo.

La Russia ha annunciato che collaborerà con l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, affinchè venga fatta luce sull’attacco sferrato ieri contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia nel sud dell’Ucraina.

A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ribadendo che Kiev è responsabile dell’attacco, mentre il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi non ha mai indicato colpevoli. ”Porteremo la questione in una riunione speciale del comitato esecutivo dell’Aiea, in una riunione speciale del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e lì insisteremo sulla necessità di ricevere valutazioni dirette, senza alcuna prevaricazione, della azioni del regime ucraino”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi.

Il responsabile dell’Aiea, Carlo Grossi ha affermato che: “L’incidente riportato oggi, anche se al di fuori del perimetro del sito, è uno sviluppo inquietante in quanto indica un’apparente disponibilità a continuare questi attacchi, nonostante i gravi pericoli che rappresentano per la sicurezza nucleare e i nostri ripetuti appelli alla moderazione militare. Chiunque sia dietro di loro, sta giocando con il fuoco. Attaccare una centrale nucleare è estremamente irresponsabile e pericoloso, e deve finire”, ha detto Grossi in una dichiarazione pubblicata sul sito web dell’agenzia. Il capo dell’AIEA ha promesso di sollevare la gravità della situazione che circonda gli attacchi alla ZNPP nel suo discorso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite “la prossima settimana”.

I sei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia, su pressione dell’Aiea, sono stati spenti da settembre per garantire la sicurezza dell’area, ma attacchi sull’impianto potrebbero causare danni rilevanti con conseguenze circoscritte però sull’Ucraina e in parte sulla stessa Russia.

Dopo i raid ucraini contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia e l’appello lanciato dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, è arrivata infatti una analisi previsionale sui rischi di eventuali danni alla centrale da parte dell’ISIN, l’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare, il quale sta valutando l’evoluzione di ipotetici rilasci di sostanze radioattive sulla base dei venti prevalenti dalla centrale nucleare nel Sud dell’Ucraina.

Secondo l’istituto “una nube radioattiva rilasciata dagli impianti di Zaporizhzhia rimarrebbe circoscritta al territorio ucraino, lambendo la linea di confine con la Federazione Russa”.

Intanto sul territorio ucraino la guerra continua con le forze russe che hanno catturato il villaggio di Pervomaiske – nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale – dove i combattimenti duravano da un anno e mezzo.

Più a ovest due persone sono rimaste ferite in un attacco russo, questa mattina, nella regione di Odessa – nell’Ucraina meridionale – cha ha colpito infrastrutture critiche e logistiche danneggiando un impianto energetico: lo hanno reso noto le forze di difesa meridionali di Kiev su Telegram, come riporta Ukrinform.
I sistemi di difesa aerea russi hanno eliminato stanotte durante cinque droni ucraini sulla regione russa di Bryansk, ha riferito il Ministero della Difesa di Mosca citato dall’agenzia di stampa Tass. 

 

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3 Commenti


  • Marzo Carlo

    Il bombardamento è un’avvertimento alla UE. O ci date soldi ed armi o vi scateniamo un incubo atomico. E’ così semplice da capire.


  • Salvatore

    Questo è puro e chiaro terrorismo. Siamo arrivati al punto di esserne complici. Viva la libera informazione.


  • Pasquale

    mi piacerebbe che Sergio Carraro leggesse l’articolo di Adriano Sofri apparso oggi sul foglio. non linko questa pagina di grande giornalismo perché potrei violare diritti di autore e derubare al cabarettista il suo pane quotidiano. tanto per riassumere il degrado in cui è finita la stampa italiana, che accusa i russi di bombardare la centrale dell’articolo che essi stessi occupano, il buon Adriano dice che zelenski ha incrinato la fede nell’incrollabile vittoria finale. so che queste mie parole ricordano un po’ quelle der ducie e che suonano un po’ sinistre ma, il capo di lotta continua sostiene che Putin abbia perso e l’ucraina abbia vinto. che l’ucraina abbia vinto sul social non ci sono dubbi ma adriá ti sei scordato che nelle guerre la gente muore per davvero e che magari sarebbe il caso di scrivere cose che portino alla pace? ti sei scordato che il movimento operaio voleva la pace? o sei talmente testa di cazzo da seminare l’odio come allo stadio? che brutta vecchiaia che stai passando…

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