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Ucraina. Epurazioni nei ranghi delle forze armate. Azov chiede e Zelenski obbedisce

Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato il 24 giugno di aver sostituito il comandante delle forze congiunte delle forze armate ucraine, il tenente generale Yurii Sodol con il generale di brigata Andrii Hnatov.

Secondo il Kyev Indipendent il tenente colonnello Bohdan Krotevych, uno dei comandanti della Brigata Azov ha dichiarato il 23 giugno di aver presentato una denuncia ufficiale all’Ufficio Investigativo Statale chiedendo un’indagine su uno dei generali. “Ho scritto all’SBI chiedendo un’indagine su un generale militare, che, a mio parere, ha ucciso più soldati ucraini di qualsiasi generale russo”, aveva scritto ma senza indicare il nome del generale. Detto fatto e il generale Sodol è saltato.

Ma non c’è solo l’obbedienza ai diktat della Brigata Azov. Zelensky ha anche ordinato l’epurazione della Guardia di Stato affermando di aver scoperto un complotto per assassinarlo. Il presidente ucraino ha chiesto al nuovo capo del servizio di sicurezza di ripulire i ranghi dopo che due dei suoi ufficiali sono stati accusati di aver complottato per assassinare alti funzionari ucraini. E quando si arriva ai complotti per “assassinare il re” vuol dire che isteria e preoccupazioni cominciano a dilagare ai vertici di Kiev.

Il mese scorso, il Servizio di Sicurezza Statale (SBU) aveva imprigionato due colonnelli del servizio accusati di aver collaborato con la Russia per l’assassinio di Zelensky e di altri funzionari, tra cui il capo dell’intelligence militare Kyrylo Budanov. Sempre a maggio era stato defenestrato il colonnello Sery Rhud da capo dei servizi di sicurezza presidenziali.

Il piano sventato secondo Kiev, avrebbe dovuto portare all’eliminazione di Zelensky e di altre figure di primo piano. I servizi segreti russi avrebbero cercato di reclutare militari, destinati a compiere materialmente l’azione, tra i reparti impiegati per la protezione del presidente. Il piano avrebbe previsto il rapimento di Zelensky e poi la sua eliminazione. Con il presidente, sarebbero finiti nel mirino dei “complottardi” anche il capo dei servizi di sicurezza Vasyl Malyuk, il capo dell’intelligence Budanov e altri funzionari e militari di alto livello.

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