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Fallito attentato a Trump. Praticamente ha già vinto

Donald Trump è stato colpito da un proiettile mentre parlava a un comizio in Pennsylvania. Lo ha confermato il procuratore di Butler, precisando che l’attentatore è stato ucciso dalla polizia e c’è almeno un’altra vittima. Subito dopo essere stato colpito e mentre il Secret Service lo stava portando via dal palco, Trump ha chiesto ai suoi agenti di fargli prendere “le sue scarpe”. 

“Il mio nome è Thomas Matthew Crooks. Odio i repubblicani, odio Donald Trump”. Si presenta così sul suo profilo Facebook il ventenne che ha sparato all’ex presidente degli Stati Uniti Trump durante una manifestazione in Pennsylvania. Secondo l’Fbi però il ventenne era inserito nel registro degli elettori repubblicani. L’autore degli spari sul comizio di Donald Trump non aveva documenti di identificazione. L’uomo che da un tetto ha sparato con un fucile in stile Ar sul comizio di Donald Trump è stato ucciso da un cecchino dei servizi di sicurezza.

“Il presidente Trump sopravvive a questo attacco, ha appena vinto le elezioni”, ha detto il deputato del Wisconsin Derrick Van Orden a Politico in una breve intervista poco dopo la sparatoria.

Altri repubblicani, che sono passati rapidamente all’offensiva dopo lo scioccante attacco a un comizio di Trump nella Pennsylvania occidentale, non si sarebbero spinti così lontano. Ma molti hanno previsto che la sparatoria avrebbe consolidato il sostegno all’ex presidente e incendiato la loro base a novembre.

Secondo il giornale statunitense Politico “la sparatoria, che diversi legislatori repubblicani hanno immediatamente etichettato come un tentativo di omicidio, sta provocando onde d’urto in un’elezione già tumultuosa”. Per il giornale che segue molto da vicino tutta la vita politica Usa “I democratici – che avevano combattuto per l’eleggibilità del presidente Joe Biden e che erano uniti solo nelle loro critiche a Trump nelle ultime due settimane – hanno rapidamente messo a tacere i loro attacchi all’ex presidente. E i repubblicani, che erano rimasti in silenzio in mezzo alla rissa democratica, si sono affrettati a incolpare la retorica del partito avversario per l’attacco a Trump”.

La sparatoria ha di fatto messo a tacere gli attacchi politici dei democratici contro Trump e potrebbe segnare un’inversione a U rispetto alle ultime due settimane, quando martellare Trump come una minaccia esistenziale sembrava essere l’unica cosa che univa il Partito Democratico nel rispondere alle domande sull’eleggibilità del presidente Joe Biden.

Sulle pagine di “The Hill”, il giornale che più da dentro segue invece le vicende istituzionali statunitensi, Jonathan Turley commentando l’attentato a Trump scrive che l’aspetto più scioccante “è che non è stato così sorprendente come avrebbe dovuto essere. Per mesi, i politici, la stampa e gli esperti hanno intensificato la retorica spericolata in questa campagna elettorale da entrambe le parti. Ciò include le affermazioni secondo cui Trump era pronto a uccidere la democrazia, a scatenare “squadroni della morte” e a far “sparire” omosessuali e giornalisti”.

Turley è l’autore del libro “The Essential Right: Free Speech in an Age of Rage” ovvero la libertà di parola nell’epoca della rabbia. “Non sappiamo ancora chi ha sparato in questo tentativo di omicidio” – scrive oggi Turley – “Tuttavia, sappiamo fin troppo bene come le persone squilibrate possano trovare giustificazione nella retorica incendiaria della nostra politica. Questo momento non si è verificato nel vuoto; Accadde in un’epoca in cui i nostri leader avevano da tempo abbandonato la ragione della rabbia”.

 

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11 Commenti


  • Ok

    Questa è la peggior strategia per contrastare Trump, la violenza non è mai la risposta, anzi dopo questo attentato è facile immaginare un voto plebiscitario per Trump alle prossime elezioni.


  • Tiberio

    Un Trump fatto fuori avrebbe significato un “alleato” di Putin in meno, è una cosa che funziona per continuare la guerra russofoba dei democratici in nome della democrazia.


  • Andrea

    verrebbe da pensare: “Questa è la democrazia, bellezza!”


  • Andrea CV

    mi puzza di false flag


  • Mauro

    Boh…a me sembra come l’attentato a Berlusconi con la statuetta della Madonnina…farlocco…🤔🛠️


  • antonio D

    Parlare di “violenza” in un paese con oltre 1/3 Persone in possesso di armi di qualsiasi forma, calibro e potenza in un paese sull’orlo di una vera “guerra civile “ è veramente ridicolo e dimostrazione del basso è squallido livello di analisi e comprensione della realtà. Chi poi saprà “usa-re” la questione dimostrerà tutta la sua malafede e la natura reazionaria della sua ..:mente! Ok


  • Massimo

    Mi ricorda l’attentato a Bolsonaro prima della sua elezione a presidente del Brasile, tra l’altro tentato golpista e ottimo amico di Trump . Una coincidenza? Complottismo?


  • Oigroig

    Quella destra che agita lo spettro della guerra civile come cinica forma di propaganda, poi si scandalizza se un individuo instabile e influenzabile ci crede… La destra cerca di suscitare un minimo di violenza sociale per giustificare le prossime strette autoritarie, così come il Fascismo usò la Settimana rossa per legittimare le “riforme” e invocare la “pacificazione nazionale”…


  • Giovanni Scavazza

    Nessuna delle spiegazioni realistiche, razionalistiche, politiche, geopolitiche, eccetera….puo’ spiegare uno spettacolo come quello di Trump che si alza sul Golgota e solleva il pugno e grida: Fight. Fight, come il suo predecessore gridava: Perdona loro che non sanno quello che fanno. Dopo questa esperienza dobbiamo arrenderci a una cosa evidente: Dio esiste ed e’ psicopatico. L’orribile dio della Bibbia, il dio che comanda gli eserciti, che arma la mano di Abramo contro il suo proprio figlio, il dio che gode quando le donne sono stuprate e gli uomini si torturano a vicenda, questo dio esiste, e gli Stati Uniti d’America sono il suo popolo eletto, insieme a quel popolo di assassini crudeli e vigliacchi che stanno torturando una popolazione di due milioni d mezzo di persone e continueranno a farlo sotto i nostri occhi. Credo che tutti i nostri strumenti interpretativi, analitici, esplicativi, politici e psicoanalitici siano andati a farsi fottere di fronte alla manifestazione evidente dell’esistenza di dio, il dio di Hitler, di Netanyahu, che triva in Trump il suo messia. Un Messia stupratore, germofobo, bugiardo e razzista che e’ riuscito a passare indenne attraverso le prove estreme cui gli uomini lo hanno sottoposto. Perche’? Perche’ dio lo protegge.

    Quell’imbecille di Biden ha subito commentato che “la violenza non ha posto in America” senza rendersi conto dell’effetto comico che producono le sue parole. In America c’e’ una sola cosa: La vuolenza. Nient’altro. Ci vogliono far bere che un ragazzino di vent’anni ha sparato da 250 metri e lo ha colpito all’orecchio. Nessuno potrebbe riuscire in un’impresa come questa, neppure il piu’ grande tiratore di tutti i tempi. Nessuno eccetto dio. Nessuna previsione politologica puo’ anticipare le prossime mosse del dio psicopatico il cui scopo evidente, al momento, e’ quello di sterminare il genere umano, che legittimamente gli e’ venuto a noia. La razza bianca globale (semmai esistesse ma esiste, proiezione del sogno suprematista di dominio di una civilta’ che si e’ formata leggendo quel Libro orrendo) e’ in preda a una frenesia psicotica incontrollabile, che ha due faccie: quella psicatenica di Biden e quella maniaco-aggressiva di Trump. L’uno e l’altro stanno avvicinando la mano al bottone rosso che mette in moto lo scatenamento finale. L’unico punto di vista da cui si puo’ interpretarne l’apocalittica evoluzione del mondo, e’ il punto di vista psicotico del delirio di massa che domina la mente dei popoli eletti – chiamati da dio a sterminare, sterminare, sterminare, sterminare….


  • Pasquale

    Sentire il padrone Yankee condannare la violenza, con tutte le guerre che foraggia in giro per il pianeta, con due città distrutte dall’ unica bomba atomica sganciata finora da egli stesso e con la pena di morte che mantiene sempre “in servizio”, beh…bisogna avere proprio una faccia di m.


  • Oigroig

    Comincio a pensare che l’immaginario apocalittico che da decenni ci viene proposto insistentemente da film, giornali, scienziati ecc. abbia anche una funzione di controllo sociale: produrre un atteggiamento di rinuncia, di rassegnazione, di indifferenza, ecc. È una variante aggiornata del reazionario «romanticismo della disillusione» demistificato da Lukacs. L’immagine baudelairiana del Dio sadico va in questa direzione. Come si potrebbe resistere all’apocalisse di un Dio sadico? quale azione collettiva sarebbe mai possibile? attenzione a non compiacersi di immagini che hanno una valenza reazionaria e solamente consolatoria….

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