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L’utilizzo degli armamenti Nato dietro l’escalation ucraina in Russia

Gli obiettivi russi a Kursk sono stati colpiti da bombe di precisione fornite dagli USA all’Ucraina. Ad ammetterlo è stato Mykola Oleshschuk, comandante dell’Aeronautica militare ucraina.

l vertici militare della Forza aerea ucraina, citati dall’Ukrainska Pravda, hanno specificato che si è trattato di un attacco aereo condotto con bombe ad alta precisione della tipologia Gbu-39. La bomba Gbu-39 o Sdb è una munizione guidata che una volta rilasciata, si connette al sistema Gps per “navigare autonomamente fino al punto di impatto desiderato” con estrema precisione.

L’attacco in questione – se confermato – è stato effettuato dall’Aeronautica militare ucraina nel pomeriggio del 22 agosto e potrebbe essere stato portato dagli F16 Fighting Falcon forniti dai paesi della Nato a Kiev.

Nelle ultime ore il sito di tracciamento dei voli Flightradar24 ha registrato un aumento del numero dei sorvoli di aerei da ricognizione della Nato lungo le coste occidentali del Mar Nero, vicino all’Ucraina.

L’amministrazione Biden si appresta a inviare all’Ucraina ulteriori aiuti militari per un importo complessivo pari a 125 milioni di dollari. Lo anticipano funzionari governativi citati dalla stampa Usa. Stando alle anticipazioni, i nuovi aiuti includeranno nuovi missili, munizioni per i sistemi lanciarazzi multipli Himars, missili anticarro Javelin e una serie di altre armi anticarro e sistemi per l’intercettazione e il disturbo elettronico dei droni, in aggiunta a proiettili d’artiglieria da 155 e 105 millimetri.

Sul campo intanto le Forze armate russe hanno impedito a una squadra di sabotaggio e ricognizione ucraina di penetrare il confine nella regione occidentale di Brjansk, a circa 240 chilometri dal luogo da dove è iniziata l’offensiva nella vicina area amministrativa di Kursk. Lo ha dichiarato il governatore della regione russa, Aleksander Bogomaz, specificando che ieri “le guardie di frontiera del Servizio di sicurezza federale (Fsb) e le unità militari russe hanno respinto un attacco da parte di una squadra di sabotaggio e ricognizione ucraina”.

Una fonte dell’intelligence ucraina citata dai media di Kiev ha rivendicato un bombardamento con droni sull’aeroporto militare di Marynivka, nella regione di Volgograd, ad oltre 300 chilometri dal confine ucraino.

Il ministero della Difesa di Mosca ha detto da parte sua che le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio nella regione ucraina di Donetsk, quello di Mezhevoye, in direzione della cittadina di Pokrovsk.

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2 Commenti


  • Felice Di Maro

    Rispetto a queste notizie è davvero difficile pensare ad una pace anche perché di avviare trattative non se ne parla e nessuno le vuole avviare, siamo proprio in una economia di guerra silenziosa ma degastante.


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