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Da Israele alla Lituania per giungere a Kiev: le armi della Drs Rada all’Ucraina

La leader del governo lituano, Ingrida Šimonytė, ha annunciato l’intenzione di acquistare apparecchiature radar e per lo sminamento da inviare entro la fine dell’autunno all’Ucraina e che si aggiungeranno ad oltre 5.000 droni di produzione nazionale. “In occasione del mio recente incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, ho reso noto che nelle prime settimane di settembre consegneremo a Kiev un primo pacchetto di aiuti militari che include una decina di sistemi di difesa aerea a corto raggio, 30 missili anti-drone e una quantità aggiuntiva di armi e munizioni”, ha dichiarato la prima ministra Ingrida Šimonytė. “In aggiunta a ciò stiamo provvedendo a stanziare risorse finanziarie per 35 milioni di euro per acquistare radar e sistemi anti-mine per le forze armate ucraine”. (1)

Secondo quanto rivelato dal sito israeliano specializzato in questioni militari ed esportazione di armi Israeledefense.co.il, i radar acquistati dalle autorità lituane e destinati all’Ucraina sono stati prodotti dall’azienda DRS RADA Techonologies Ltd. di Netanya (Israele), interamente controllata da Leonardo DRS Inc., la società della holding Leonardo che opera negli Stati Uniti d’America nella produzione di sistemi di guerra terrestri, navali, aerei, satellitari e di intelligence.

“Si tratta di un secondo lotto di radar RADA che la Lituania ha inviato alle forze armate ucraine negli ultimi due anni”, documenta Israeledefense.co.il. “Il primo lotto includeva perlomeno 16 sistemi radar e sono stati impiegati dall’Ucraina per rilevare e tracciare i droni e distruggere le batterie di artiglieria della Russia, tuttavia nessuna fonte ufficiale israeliana ha voluto commentare queste informazioni…”. (2)  Alcuni dei radar italo-israeliani in mano al regime di Kiev sarebbero stati distrutti dai russi nel corso di attacchi con i droni “Lancet”, come testimoniato dai video postati da gruppi Telegram indipendenti. (3)

Il 29 maggio 2024 anche la Radio televisione nazionale lituana LRT ha reso noto l’acquisto da parte del governo di Vilnius di una partita di radar prodotti dall’italo-israeliana DRS RADA Techonologies per il valore di 13 milioni di euro “per contribuire alla coalizione di difesa aerea dell’Ucraina guidata dalla Germania”, come confermava il ministro della difesa Laurynas Kasčiūnas. “L’obiettivo lituano di quest’anno è quello di inviare quattro radar all’Ucraina che miglioreranno le capacità di avvistamento e di distruzione degli obiettivi aerei”, dichiarava Kasčiūnas. “Noi continueremo in futuro a fornire radar perché l’Ucraina ha bisogno di essi, così come ci hanno spiegato le stesse autorità ucraine”. (4)

La radar connection: da Vilnius a Kiev via Tel Aviv

Il ministero della difesa lituano non ha fornito particolari sul modello di radar ordinato a fine maggio per Kiev, ma è più che probabile che si sia trattato del RADA ieMHR, sistema tattico tridimensionale che secondo i progettisti israeliani sarebbe in grado di tracciare target dotati della capacità stealth (scarsa visibilità ai radar) e di fornire agli operatori le informazioni sulla posizione e l’altezza degli obiettivi intercettati anche in condizioni di “uso attivo” delle interferenze elettroniche. I radar RADA ieMHR hanno un raggio di copertura fino a 12 km di distanza e consentirebbero di “individuare perfettamente target di piccole dimensioni a 360°” e di “contrastare le batterie nemiche tracciando la direzione del fuoco di artiglieria”. (5)

Questo modello di radar di DRS RADA-Leonardo è in dotazione alle forze armate ucraine sul fronte di guerra anti-russo perlomeno dalla primavera 2023. I primi sistemi RADA ieMHR sono stati consegnati a Kiev a inizio marzo da una sedicente ONG lituana, la “Blue/Yellow” (dai colori della bandiera ucraina), con sede a Vilnius. (6) Fondata nel 2014, l’organizzazione non governativa “assicura ai soldati e ai volontari ucraini le forniture necessarie per aiutarli a combattere l’aggressione russa”, così come si legge nel sito internet di “Blue/Yellow”. “Abbiamo già fornito aiuti per più di 50 milioni di dollari: ogni donazione è trasformata in droni, elmetti, sistemi ottici, veicoli ed altri equipaggiamenti tattici”. (7)

Fondatore ed odierno presidente della singolare ONG lituana è il giornalista e film-maker di origini svedesi, Jonas Öhman, “attivista per la democrazia e l’indipendenza della Lituania dall’Unione Sovietica”, così come egli stesso si descrive, ma soprattutto autore, sceneggiatore e produttore di alcuni controversi docufilm sulla “resistenza lituana” contro l’URSS durante e dopo la seconda guerra mondiale. Uno di questi è dedicato alla figura del “partigiano” Juozas Luksa.

Membro dell’organizzazione di estrema destra e anti-semita LAF (Lithuan Activist Front), stretto collaboratore della Wehrmacht durante l’occupazione nazista delle Repubbliche Baltiche nel 1940-44, Juozas Luksa ha poi aderito ai Lithuan Fighters for Freedom, i “combattenti per la libertà della Lituania” che con finanziamenti della CIA e del Dipartimento della difesa USA operarono contro l’Armata Rossa nel Baltico fino ad essere definitivamente sconfitti all’inizio degli anni ’50.

“Essendo stato testimone delle proteste dei movimenti studenteschi di base di piazza Maidan nel 2014 contro la corruzione del governo ucraino che aveva portato ad un governo pro-Cremlino e alla successiva invasione della Russia di parte dell’Ucraina, Jonas Öhman e altri volontari che la pensano allo stesso modo hanno fondato in Lituania Blue/Yellow for Ukraine e hanno iniziato a fornire un aiuto concreto alle regioni ucraine che sono state invase da Mosca”, si legge ancora nell’autobiografia del giornalista.

“Avendo servito nell’esercito svedese, non era fuori della sua portata la possibilità di essere coinvolto in prima linea e la sua esperienza in Ucraina è stata inclusa in due report della Scuola di guerra dell’Esercito degli Stati Uniti d’America: Analysis of Russian Strategy in Eastern Europe, an Appropriate U.S. Response, and the Implications for U.S. Landpower (2015) ed Assessment on Russian Strategy in Eastern Europe and Recommendations on How to Leverage Landpower to Maintain the Peace(2017)”.

Jonas Öhman vanta infine collaborazioni sulla “questione ucraina” con l’Assemblea dei Parlamentari della NATO e con il Congresso USA; a Washington è tra i co-fondatori di una ONG “gemella”, Blue/Yellow USA, il cui direttore generale è l’ex colonnello di US Army, Kestutis Eidukonis, un passato di guerra in Vietnam e successivamente collaboratore del governo di Panama dopo l’invasione degli Stati Uniti d’America (1989-90) ed advisor per gli “affari” militari in America latina del Comando Strategico per l’Emisfero Sud (United States Southern Command – CINC USSOUTHCOM). (8)

Dopo aver avviato nel gennaio 2023 una campagna di raccolta fondi tra singoli cittadini e associazioni lituane (denominata RADAROM) per “rafforzare la difesa dell’Ucraina contro gli attacchi aerei russi”, la ONG di Jonas Öhman si è orientata verso l’acquisto di 16 radar RADA ieMHR, dodici nella versione da posizione fissa e quattro da trasporto mobile. Per i radar italo-israeliani la ONG lituana ha raccolto e speso non meno di 14 milioni di euro. Alla campagna di crowfunding hanno fornito il proprio sostegno le emittenti televisive private lituane Laisvės TV1K fondas Stiprūs kartu e la stessa radiotelevisione nazionale LRT, nonché l’allora ministro della difesa Arvydas Anušauskas. (9)

Blue/Yellow for Ukraine si è pure incaricata di promuovere l’addestramento dei militari ucraini all’impiego dei radar prodotti dall’azienda israeliana. Quattro giorni di corso intensivi sono stati organizzati in Lituania a partire del 14 marzo 2023 per un imprecisato numero di addetti ucraini, sotto la supervisione del Comando dell’Aeronautica militare di Vilnius. “Due giorni sono stati dedicati a lezioni teoriche e gli altri due alle attività meramente pratico-operative”, ha dichiarato Jonas Öhman. “Consegneremo i 16 radar acquistati entro un paio di mesi; sono tutti di produzione israeliana. Ritengo importante sottolineare che, in precedenza, Israele non aveva venduto questa tecnologia a nessuno relativamente all’assistenza all’Ucraina, ma noi abbiamo raggiunto questo accordo attraverso il governo lituano”. (10) La consegna dei primi tre radar RADA ieMHR è stata annunciata il 4 maggio 2023 dalla ONG lituana con un post facebook. (11)

 

E Leonardo è made in Israel

L’azienda RADA Electronic Industries Ltd. è entrata a far parte della holding Leonardo S.p.A., il 21 giugno 2022. Nello specifico la controllata statunitense Leonardo DRS Inc. ha acquisito il 100% del capitale sociale di RADA in cambio dell’assegnazione del 19,5% delle proprie azioni agli azionisti del tempo della società israeliana. (12) L’operazione finanziaria ha ricevuto il beneplacito dell’allora governo italiano, primo fra tutti dal Ministero della difesa guidato da Lorenzo Guerini (Pd). “L’accordo per la fusione di Rada in Leonardo DRS è molto positivo e rappresenta un’importante opportunità per l’industria militare italiana della Difesa”, dichiarò Guerini. “Questa notizia conferma l’eccellenza internazionale del nostro settore industriale della Difesa e sicurezza”. (13)

Fondata nel 1970, RADA Electronic Industries Ltd. è un’azienda leader a livello internazionale nella progettazione, realizzazione e fornitura di radar tattici militari e software avanzati. “Offriamo sistemi radar per la protezione attiva, l’individuazione del fuoco nemico, il contrasto ai sistemi senza pilota, la sorveglianza contro tutte le minacce aeree, la protezione delle infrastrutture critiche e il controllo delle frontiere”, enfatizzano i manager RADA.

“Le nostre tecnologie hanno un’enorme varietà di installazioni e applicazioni: fisse o su mezzi in movimento, a bordo di veicoli terrestri tattici o delle unità navali da combattimento e da pattugliamento”. (14) DRS RADA Technologies ha il proprio quartier generale nella città di Netanya, nel Distretto Centrale, a una trentina di km a nord di Tel Aviv. In Israele occupa più di 250 dipendenti e possiede anche un centro di ricerca nell’High-Tech Park di Beer’Sheva (Negev) e uno stabilimento nella città settentrionale di Beit She’an.

Dopo l’acquisizione da parte di Leonardo, la società ha aperto un proprio ufficio operativo a Germantown, Maryland (USA). Quasi tutti i membri del consiglio di amministrazione e delle direzioni operative dell’azienda continuano però ad essere cittadini israeliani. Presidente del Cda è Yossi Ben Shalom, fondatore della finanziaria DBSI investments ed ex responsabile di Europcar Israel, American Express Israel e Scopus Technologies. Vicepresidente di DRS Rada Technologies è invece Sandra L. “Sandy” Hodgkinson, contestualmente vicepresidente di Leonardo DRS con delega allo “sviluppo strategico” del gruppo.

Prima di assumere l’incarico in Leonardo, Hodgkinson è stata giudice-avvocata generale di US Navy e poi, per anni, funzionaria di alto livello del governo degli Stati Uniti d’America (con il Dipartimento della Difesa e di Stato e direttamente con la Casa Bianca), e finanche istruttrice presso la Scuola di guerra della Marina USA e consulente senior dell’Autorità Provvisoria della Coalizione internazionale a Baghdad, in Iraq, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein.

Nel board dei direttori di RADA compaiono poi il generale (in pensione) Guy Tzur (già comandante delle forze terrestri israeliane dal 2013 al 2016 e odierno presidente del consiglio d’amministrazione del Taavura Group, il maggiore gruppo israeliano del settore trasporti, servizi e logistica in Israele); Dov “Dubi” Sella (già pilota di cacciabombardieri con l’Israeli Air Force e poi manager del potente gruppo militare-industriale israeliano Elbit Systems dal 1982 al 1997); Max Cohen (per 26 anni ufficiale dell’Aeronautica militare israeliana, di cui ha ricoperto dal 2013 al 2017 l’incarico di responsabile dello Sky Picture Department che ha sviluppato la nuova architettura dei sistemi radar e di comando e controllo C2 e i programmi d’impiego in battaglia dei droni); Yaron Ben-Ad (già direttore operativo di Orbotech, società israeliana di ingegneria elettronica di proprietà di KLA Corporation); Ravit Ram (già manager di Motus GI Holdings Inc. società che opera nel settore delle nuove tecnologie  e dell’intelligenza artificiale con sede a Boston, Massachusetts); Alon Amitay (dal 1991 al 1998 project manager presso il quartier generale dell’Israeli Air Force e successivamente dirigente di Rafael Advanced Defense Systems Ltd., altra corporation leader del complesso militare-industriale israeliano); Ilan Wittenberg (dal 2002 al 2006 ufficiale del settore di intelligence delle forze armate di Tel Aviv, impegnato nello sviluppo e nell’impiego di nuovi sistemi data link e localizzazione e poi manager di Elbit Systems). (15)

“Noi lavoriamo a stretto contatto con le maggiori aziende mondiali del settore militare come ad esempio Rafael Advanced Defense Systems, Elbit Systems, Israel Aerospace Industries (IAI), Lockheed Martin, Boeing, Rheinmetall Air Defense, ELT (il gruppo italiano Elettronica S.p.A. con quartier generale e stabilimenti nella via Tiburtina, Roma, nda), Hindustan Aeronautics Ltd (HAL), Embraer, ed altri”, riporta la scheda informativa di DRS RADA Techonologies. (16)

I sistemi prodotti da RADA sono stati venduti ad oltre una trentina di paesi e sono installati in particolare su centinaia di piattaforme da guerra nella disponibilità dell’esercito e dell’aeronautica israeliani, di US Army, di US Air Force, del Corpo dei Marines e delle forze speciali degli Stati Uniti d’America. La società ha realizzato in particolare alcune componenti chiave del sistema d’arma mobile per la “difesa antimissile” Iron Dome, sviluppato da Rafael Advanced Defense Systems e utilizzato per la prima volta nel marzo 2011 contro le postazioni di Hamas a Gaza. Anche il più moderno sistema anti-aereo Drone Dome di Rafael, operativo dal 2016, ospita apparecchiature e sensori RADA: il radar RPS-42, il sistema d’immagini CONTROP Precision Technologies e i sistemi rilevatori di segnali radio. (17)

I radar di RADA Electronic Industries Ltd. sono stati integrati nel sistema di “protezione attiva hard-kill” Iron Fist APS realizzati dal consorzio IMI/Elbit Systems per i nuovi veicoli corazzati da combattimento “Eitan AFV” dell’esercito israeliano, attualmente impiegati nella sanguinosa offensiva contro la popolazione palestinese di Gaza. “La prima consegna dei blindati è avvenuta nel maggio 2023, alla 933^ Brigata Nahal, con previsione di effettivo impiego operativo nel corso del 2024”, scrive l’Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei – The Weapon Watch. “Tuttavia, l’attacco a sorpresa di Hamas, il 7 ottobre 2023, ha comportato un immediato utilizzo dei nuovi mezzi nella battaglia di Zikim, circa 3 km a nord della Striscia di Gaza, nei pressi di una base militare israeliana attaccata dai militanti palestinesi (…) Da allora in avanti, anche gli Eitan e i sistemi di protezione che montano – tra cui i radar di DRS RADA, del gruppo Leonardo – potranno definirsi battle tested”. (18)

Note

*pubblicato su Pagine Esteri il 9 settembre 2024

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