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Gaza. Nuovo scambio di prigionieri. Dirigente di Hamas “ucciso” dagli israeliani compare sul palco

Gli autobus che trasportano i prigionieri palestinesi è arrivato dopo la consegna dei prigionieri israeliani a Gaza. I detenuti politici palestinesi sono partiti dalla prigione di Ofer e sono arrivati a Beitunia, vicino a Ramallah, dove sono stati accolti da una folla festante di parenti.

I militari israeliani hanno condotto un’operazione congiunta con lo Shin Bet, il Servizio Penitenziario Israeliano e la Polizia di Frontiera per disperdere i raduni celebrativi per i prigionieri palestinesi che sono stati rilasciati oggi come parte dell’accordo di cessate il fuoco.

Il quarto gruppo rilasciato dalle carceri israeliani comprendeva 18 prigionieri condannati all’ergastolo, 54 prigionieri con condanne elevate e 111 prigionieri della Striscia di Gaza arrestati dopo il 7 ottobre 2023.

Il rilascio è arrivato dopo che tre ostaggi israeliani – Keith Siegel, Ofer Kalderon e Yarden Bibas – sono stati liberati in due località separate a Gaza City e Khan Younis. Hamas ha eretto un palco sul lungomare del porto di Gaza per la consegna dei prigionieri prima di essere portati via nelle auto della Croce Rossa.

Un dirigente di Hamas, Haitham Al-Hawajri , che gli israeliani affermavano di aver ucciso nei mesi scorsi, è invece apparso in vita durante la consegna del detenuto israeliano Keith Siegel al porto di Gaza.

Intanto il ministero della Salute di Gaza ha riferito che 50 pazienti palestinesi hanno attraversato il valico di Rafah diretti verso l’Egitto dopo che questo è stato aperto per la prima volta in quasi nove mesi come parte dell’accordo di cessate il fuoco.

La televisione Al-Qahera News ha mostrato il filmato del primo dei 50 evacuati e dei loro 53 accompagnatori, tra cui un bambino con una malattia autoimmune, che attraversano il confine con l’Egitto per ricevere cure.

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2 Commenti


  • Mara

    Centellinare il numero dei bambini bisognosi di cure che per averle devono attraversare il valico di Rafah per andare in Egitto. da parte Israeliana è veramente vergognoso, apeciamente da parte di questo popolo che nel passato ha subito l’olocausto e proprio per questo non dovrebbe mettere in atto le stesse azioni che hanno dato luogo a quella tragedia, non ci sono giustificazioni.


  • yuri

    Basti solo pensare che cosa vuol dire imporre un blocco totale in un’area, già quello dovrebbe fare gridare alla vergogna. Il progetto coloniale sionista in Palestina storica ha compiuto fin dalle origini azioni di tale portata criminale che non avrebbero nemmeno bisogno di scomodarne altre che certe voci ancora negano, minimizzano o stentano a riconoscere come drammaticamente attuali. La Resistenza però non abbassa la testa e la resilienza di quella gente dà sempre ulteriore prova. Palestina libera.

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