Da ieri sera è iniziata la reazione iraniana ai raid israeliani che si sono abbattuti contro l’Iran. Il Times of Israel parla di tre morti e sessanta israeliani rimasti feriti sotto i missili lanciati dall’Iran dalla serata di ieari contro le principali città israeliane, in particolare Tel Aviv.
Questa mattina le sirene antiaeree hanno suonato anche sulla parte settentrionale di Israele. L’IDF dice che sta lavorando per abbattere diversi droni lanciati contro Israele dall’Iran. I droni iraniani hanno fatto scattare le sirene nell’area di Arava e nel sud della Cisgiordania.
L’Iran ha lanciato tre ondate di missili balistici verso il territorio israeliano, portando a circa 300 i razzi impiegati finora in quella che Teheran definisce “Operazione Promessa di Verità 3”. Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) ha rivendicato l’azione dichiarando che “in conformità alla direttiva della Guida Suprema, abbiamo colpito decine di bersagli, tra cui centri militari e basi aeree israeliane”.
Nella notte tra giovedi e venerdi oltre 200 aerei da guerra israeliani hanno colpito più di 100 obiettivi in tutto l’Iran, secondo quanto reso noto dalle Idf. Secondo un bilancio non ufficiale diffuso dall’agenzia di stampa iraniana “Fars” l’ondata di attacchi ha provocato, solo nell’area di Teheran, 78 morti e 329 feriti.
I raid israeliani hanno concentrato la loro azione contro l’impianto nucleare di Natanz, 220 chilometri a sud di Teheran. L’impianto è il più grande e noto sito di arricchimento dell’uranio iraniano. Natanz è diviso in due impianti di arricchimento, uno dei quali è stato sviluppato completamente sottoterra con un sistema di “cascate”, ovvero centrifughe che operano per velocizzare il processo di arricchimento. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha riferito sul suo profilo X che le radiazioni all’esterno del sito nucleare di Natanz “sono rimaste invariate”.
Il sito iraniano Natanz è stato più volte al centro degli attacchi israeliani negli anni, venendo danneggiato ampiamente nel 2021 in quello che il governo ha definito “un atto di sabotaggio israeliano” e, soprattutto, dal noto virus israelo-statunitense “Stuxnet”, progettato ad hoc per la centrale di Natanz e poi usato anche in altri siti iraniani.
Le reazioni in Medio Oriente
Il primo ministro iracheno Mohamed Shia al-Sudani ha denunciato che la tempistica dell’attacco all’Iran rivela una deliberata intenzione di intensificare e trascinare la regione in uno scontro più ampio invece di impedirlo. Una dichiarazione del ministero degli Esteri iracheno ha affermato che “la Repubblica dell’Iraq ha presentato una denuncia ufficiale al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in cui ha espresso la sua forte condanna e denuncia della violazione dello spazio aereo iracheno da parte dell’entità sionista e del suo uso nell’esecuzione di attacchi militari nella regione”.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato l’attacco, definendo Israele un “bandito” che cerca di trascinare il mondo nel disastro.
L’Arabia Saudita ha espresso la sua forte condanna e denuncia delle palesi aggressioni israeliane contro l’Iran, affermando che questi attacchi colpiscono la sovranità e la sicurezza dell’Iran e rappresentano una chiara violazione e violazione delle leggi e delle norme internazionali. Il ministero degli Esteri saudita ha confermato che il suo ministro ha preso contatti con i suoi omologhi iraniani, egiziani e giordani per discutere le ripercussioni dell’attacco.
Gli Stati Uniti “coprono” l’attacco israeliano. Russia e Cina condannano
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto alla ABC che la sua amministrazione ha dato una possibilità agli iraniani, ma non ne hanno approfittato e hanno ricevuto un colpo molto duro, sottolineando che c’è dell’altro in arrivo. Trump ha definito l’attacco all’Iran “eccellente”. Alla domanda su qualsiasi ruolo degli Stati Uniti nell’attacco all’Iran, ha detto: “Non voglio rispondere a questo”.
I sistemi di difesa aerea americani e un cacciatorpediniere della Marina hanno aiutato Israele ad abbattere i missili balistici iraniani in arrivo venerdì in risposta agli attacchi israeliani contro gli impianti nucleari iraniani e i massimi leader militari, hanno detto funzionari statunitensi.
La Russia ha denunciato gli attacchi di Israele contro l’Iran come “inaccettabili” e “ingiustificati” mentre la Cina ha sottolineato che si oppone alla violazione della sovranità, della sicurezza e dell’integrità territoriale dell’Iran e si oppone all’esacerbazione delle contraddizioni, all’espansione dei conflitti e all’improvviso aumento della tensione della situazione regionale.
Francia, Germania e Gran Bretagna complici di Israele
Francia, Germania e Gran Bretagna, tre Stati europei firmatari, nel 2015, con Iran, Unione Europea, Stati Uniti, Russia e Cina, dell’accordo volto a limitare l’espansione del programma nucleare iraniano, disdettato da Donald Trump tre anni dopo – hanno sostenuto il “diritto di difendersi” di Israele di fronte alla minaccia esistenziale che hanno detto il possesso da parte del regime islamico di Teheran di armi nucleari. Questa mattina perfino Le Monde parla di “posizione paradossale degli europei a sostegno di Israele”.
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gli europei chi??? vonderlines,? maccherone? marz? o il regno unito il nemico n.1 dell’ Europa?
Andrea Vannini
Le nostre speranze per il futuro sono legate alle sorti delle attuali due “battaglie” della “terza guerra”: la sconfitta dei fascisti ucraini e israeliani é essenziale anche per noi. Per la fine dell’ imperialismo usa nato ue.
Walter Gaggero
Ormai non vi è da parlare che di guerra e dopoguerra se si vuol avere un minimo di strategia politica, certo la pace ma si fa somo con la rivoluzione che non è un pranzo di gala!