A proposito del parallelo nel lavoro delle Intelligence israeliana e ucraina, la prima in Iran, la seconda sul territorio russo, di cui il generale Fabio Mini scrive il 23 giugno su Il Fatto, ecco un esempio, seppur “complementare”, della penetrazione dei rispettivi agenti, di Mossad e GRU, nei territori di Iran e Russia.
Rilevando la relativa facilità con cui i sionisti hanno portato colpi micidiali ad alcune strutture e esponenti in vista della Repubblica iraniana, il generale Mini scrive di una “struttura parallela” reclutata dal Mossad, non solo tra civili dissidenti iraniani, ma addirittura anche all’interno dei Guardiani della rivoluzione, attraverso cui è stata condotta l’operazione del trasporto dei droni che hanno colpito vari esponenti iraniani.
Riuscire a «trasportare droni in territorio iraniano, custodirli in aree desertiche per anni e poi attivarli all’occorrenza, o uccidere decine di militari e scienziati, implica il coinvolgimento sul posto di una rete organizzata e fidelizzata. Lo stesso aveva detto Zelenskij prendendosi il merito dell’operazione contro i siti strategici russi. Anche l’eliminazione dei leader iraniani ha un parallelo con le azioni dell’intelligence ucraina», ecc, ecc.
L’analogia, non proprio negli stessi termini, ma con un occhio più rivolto a mettere in guardia la Russia su ciò che può attendersi dal lavorio di agenti ucraini e, appunto, dalla “sorda” penetrazione dell’Intelligence nazigolpista in territorio russo, era stata messa in rilievo dal professor Velentin Katasonov sulla russa Svobodnaja Pressa.
Ecco ora un esempio “trasversale” di simili attività. L’agenzia iraniana Mashregh News scrive che i Servizi di sicurezza iraniani hanno arrestato in Iran tre agenti dell’Intelligence ucraina, sospettati di preparare un attacco terroristico contro un impianto di produzione di velivoli senza pilota a Isfahan.
«Le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato 3 agenti dei servizi segreti ucraini che stavano progettando di attaccare un impianto di produzione di droni a Isfahan» è detto nel comunicato.
Un portavoce del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche ha dichiarato che il gruppo di intelligence è stato eliminato prima che potesse provocare danni. Mashreghnews osserva che i tre agivano su istruzioni di Kiev e avevano una mappa con uno schema dettagliato dell’impianto, degli esplosivi e dei mezzi di comunicazione.
L’Ucraina non ha ufficialmente commentato l’incidente. Prima del comunicato di Mashregh News, però, la semiufficiale ucraina Strana aveva scritto che gli attacchi statunitensi agli impianti nucleari iraniani potrebbero causare molti problemi all’Ucraina.
Tra l’altro, quella di Isfahan è la stessa area in cui, appena una settimana prima, le forze di sicurezza iraniane avevano scoperto (con qualche giorno di ritardo, verrebbe da ironizzare, se la faccenda non fosse così seria) un laboratorio clandestino per la produzione di mini-droni, insieme a una significativa quantità di speciali attrezzature e elementi per la loro messa a punto. L’agenzia IRNA, riportando le dichiarazioni della polizia, aveva parlato di quattro persone arrestate, lasciando intendere chiaramente che nell’attività del laboratorio fossero coinvolti agenti israeliani.
E, a proposito di droni e di rapporti russo-iraniani, nel gennaio 2024, durante i lavori del vertice economico di Davos, l’allora Ministro degli esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian (morto nel maggio successivo, insieme al Presidente Ibrahim Raisi, in seguito allo schianto dell’elicottero su cui stavano viaggiando, nei pressi del confine tra Iran e Azerbajdžan), aveva dichiarato che, a dispetto delle ripetute affermazioni di Kiev, secondo cui Teheran avrebbe fornito a Mosca missili e droni da combattimento, utilizzati dalle forze russe nel conflitto ucraino, l’Iran non ha «mai fornito droni o missili alla Russia perché li usasse contro l’Ucraina».
Le dichiarazioni ucraine, secondo cui i droni iraniani vengono utilizzati contro di loro, aveva detto Amir-Abdollahian, «stanno creando molto rumore. Tuttavia, non ci hanno mostrato una sola prova o un solo documento» a sostegno di quelle affermazioni.
Evidentemente, i nazigolpisti di Kiev hanno comunque deciso di giocare d’anticipo.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa

francesco
Segnalo un refuso : il GRU (Главное разведывательное управление) è il servizio di informazione militare russo.
SBU quello nazi-ucraino.
Nell’articolo, per evidente errore, il GRU è associato al Mossad.
Ottimo articolo, in ogni caso.
Redazione Contropiano
Grazie per la segnalazione: una svista di battitura. Non è GRU (russo) ma GUR l’intelligence militare ucraina – ГУР МО
grazie
Fabrizio Poggi