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Israele: mille nuove case per i coloni e bus separati per i palestinesi

Mentre le tensioni a Gerusalemme est restano elevate dopo gli scontri di questi giorni, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha approvato l’estensione nell’area palestinese della città di altre due zone ebraiche: a Ramat Shlomo, anticipa Haaretz, saranno costruiti altri 660 appartamenti riservati a coloni ebrei, e a Har Homa altri 400. Come se non bastasse Netanyahu ha anche approvato la costruzione di 12 nuove strade nella Cisgiordania occupata.

I coloni hanno cercato in più occasioni di escludere i lavoratori palestinesi pendolari da questi bus ed hanno prodotto un video per chiedere sia loro vietato l’uso.
Come se non bastasse, il governo di tel Aviv sta rafforzando l’apartheid imposta alla popolazione araba dei territori occupati. Rispondendo positivamente alle richieste dei coloni, e in particolare al cosiddetto “Comitato dei Coloni di Samaria”, il ministro della Difesa Moshe Ya’alon ha emanato una direttiva che vieta ai lavoratori palestinesi di viaggiare sui mezzi pubblici israeliani in Cisgiordania.
Attualmente, i sempre meno numerosi lavoratori palestinesi che lavorano nelle città israeliane possono raggiungerle solo attraverso il valico di Eyal Crossing, un check point dove subiscono estenuanti controlli di sicurezza e perquisizioni corporali. I lavoratori non sono comunque autorizzati a dormire nel territorio di Israele, e devono tornare Cisgiordania attraversando di nuovo check-point ultra militarizzati e territori di cui si sono impossessati i coloni ebrei. “Non vogliamo che le nostre ragazze vengano molestate dagli arabi” aveva detto alla stampa Moti Yogev, esponente del Partito della Casa Ebraica, espressione dei coloni, chiedendo al governo misure drastiche.
Le nuove linee guida del governo, più aspre tra l’altro di quelle raccomandate dalle forze armate, vietano ai lavoratori palestinesi di utilizzare gli autobus che viaggiano direttamente dal centro di Israele fino alle diverse località della Cisgiordania. Ya’alon in un recente incontro con i leader dei coloni aveva già promesso che avrebbe fatto in modo che da ora in avanti i lavoratori palestinesi potessero tornare alle loro località, a fine giornata, solo attraverso la Eyal Crossing.
Ed ora, a partire dal mese di novembre, gli autobus che dalla Cisgiordania portano in territorio israeliano saranno divisi: alcuni riservati ai lavoratori palestinesi, gli altri solo per i coloni israeliani. Un primo bus condurrà i lavoratori palestinesi al checkpoint di Eyal, nei pressi di Qalqiliyah, ed un secondo li attenderà dall’altra parte del Muro per portarli al lavoro in una città israeliana. Stesso tragitto al ritorno, mentre i coloni ebrei potranno viaggiare senza dover realizzare lunghe soste passando da checkpoint riservati da ora soltanto a loro.
Se non è apartheid questa…

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