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Il terzo razzo

I criminali di IDF hanno sparato un primo razzo per uccidere i ricoverati ed i medici dell’ospedale Nasser a Gaza. Poi, usando la tattica consolidata dei peggiori terroristi, hanno atteso che si affollassero soccorritori e giornalisti per colpirli con un secondo razzo e fare strage. Strage voluta e programmata non solo di persone, ma di testimoni dei delitti .

Nessuno, che non sia sostenitore degli assassini, può umanamente accettare le infami giustificazioni e scuse di Netanyahu. Israele compie un genocidio ed elimina chi ha il coraggio di documentarlo, 250 reporter sono stati sinora assassinati, più che in tutte le guerre dal 1945 ad oggi.

Israele vieta alla stampa ufficiale di entrare a Gaza e mostrare l’orrore di bombe e carestia che l’ONU denuncia, mentre allo stesso tempo paga influencer e commentatori per diffondere menzogne che sembrano prodotte dall’ufficio di propaganda di Goebbels: il cibo c’è, i ristoranti sono pieni, a Gaza stanno tutti bene.

Nonostante tutte queste infamie l’Occidente non fa una piega, a parte un po’ di chiacchiere e lacrime.

I governi continuano a rifornire di armi e a fare grandi affari con Israele. E le armi per il genocidio arrivano non solo dagli USA, ma anche dalla Germania, che a parole aveva deciso lo stop, e dall’Italia il cui governo mente.

Ci sono poi i politici di destra, di centro e anche di sinistra che magari criticano Netanyahu, ma poi si dichiarano contro le sanzioni ad Israele “unica democrazia”… genocida.

Infine ci sono giornalisti ed opinionisti schierati con gli assassini e loro propagandisti, quelli che: “è tutta colpa del 7 ottobre“, “io non sto con Netanyahu, ma…”, “prima di tutto bisogna fermare il dilagare dell’antisemitismo“.

Ci sono coloro che sono trombette dei peggiori fascisti israeliani e coloro che pure quei criminali li condannano, ma appena c’è qualche contestazione al genocidio e ai suoi complici si spaventano.

L’Italia è l’Occidente hanno deciso ZERO sanzioni verso Israele, con cui giocheremo pure partite di calcio, ma se attori e registi rompono il muro della complicità e della vergogna e chiedono giustamente di escludere dalla Mostra di Venezia due stelle del cinema sostenitrici di Netanyahu, questo diventa uno scandalo che viene condannato sia da aperti fascisti, sia da democratici dichiarati.

Così per complicità diretta, opportunismo, viltà, governanti, politici e giornalisti sparano il terzo razzo contro le vittime di Gaza.

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1 Commento


  • Petrillo Angelina

    Grazie per l’ articolo. Non c’ è nulla da aggiungere, se non pensare che solo dalla coscienza delle società civili e del popolo possono scaturire iniziative di pressione concrete. Purtroppo l’ assenza di sanzioni al governo genocidariob di Israele, l’ ipocrisia diffusa stanno legittimando l’ imperialismo e il colonialismo più atroci.
    Ben vengano iniziative come quella della Mostra di Venezia, perché se è vero che la cultura serve a unire, ad aprirsi al dialogo è pur vero che la stessa serve a esprimere valori di umanità e giustizia e a intervenire laddove si registra il vuoto politico e istituzionale.

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