La Freedom Flotilla riferisce che gli avvocati di Adalah, nei Territori Palestinesi occupati, hanno confermato che i volontari sequestrati illegalmente dall’esercito israeliano dalle imbarcazioni Conscience e dalle otto barche della Thousand Madleens sono stati trasferiti nel carcere di Ketziot, nel deserto del Naqab (Negev).
Gli avvocati incaricati della difesa non hanno potuto portare con sé telefoni cellulari all’interno del porto di Ashdod ed è stato loro impedito di parlare con ognuno dei 145 volontari.
Alcuni di coloro con cui hanno potuto comunicare hanno riferito di violenze fisiche da parte dei soldati israeliani durante l’assalto e il sequestro illegale della flottiglia.
È probabile che tutti i parlamentari a bordo vengano deportati al più presto, mentre le udienze per gli altri detenuti si terranno nei prossimi due giorni.
I legali del team Adalah continuano a chiedere accesso immediato ai detenuti e restano in attesa di poter partecipare alle udienze. Hanno già richiesto formalmente di essere presenti a tutti i procedimenti e forniranno aggiornamenti non appena possibile.
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Alle 04:34 (ora di Gaza), l’esercito israeliano ha attaccato la flottiglia della Freedom Flotilla Coalition (FFC) e della Thousand Madleens to Gaza (TMTG) a 120 miglia nautiche (220 km) da Gaza, quindi in acque internazionali.
L’attacco è avvenuto con elicotteri e unità navali, che hanno abbordato la nave Conscience e sequestrato oltre 110.000 dollari di aiuti umanitari in medicinali e generi alimentari destinati agli ospedali di Gaza.
Tutti i 145 volontari provenienti da 30 Paesi sono stati rapiti con la forza, alcuni subendo violenze, e trasferiti contro la loro volontà al porto israeliano di Ashdod.
Le imbarcazioni sequestrate includono:
Abd Elkarim Eid, Alaa Al-Najar, Anas Al-Sharif, Gaza Sunbird, Leïla Khaled, Milad, Soul of My Soul, Um Saad e la Conscience.
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“Israele, in quanto Stato di insediamento illegale, non ha alcuna autorità legale per detenere volontari internazionali a bordo di queste navi.
Questo sequestro viola il diritto internazionale e sfida le ordinanze vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia, che impongono un accesso umanitario senza ostacoli,” ha dichiarato la Freedom Flotilla Coalition.
Mentre Stati Uniti e Israele parlano di un presunto “trattato di pace”, le autorità israeliane hanno annunciato che ai palestinesi di Gaza sarà ancora vietato il ritorno a Gaza City e nel Nord della Striscia.
Un cessate il fuoco è solo il minimo indispensabile: occorre continuare la lotta per porre fine all’assedio illegale di Gaza e all’occupazione della Palestina.
LE RICHIESTE DELLA FREEDOM FLOTTILLA E DELLA THOUSANDS MADLEENS
Fine immediata del blocco israeliano su Gaza
Cessazione permanente del genocidio e della violenza israeliana in tutta la Palestina
Liberazione immediata di tutti i volontari sequestrati
Consegna diretta degli aiuti umanitari ai palestinesi, senza controllo o ostacoli da parte di Israele
Giustizia e responsabilità per l’attacco alla nostra flottiglia
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