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“Preparare le menti alla guerra”. Psyops massicce in corso nei paesi Nato

150.000 lettere per 500 posti. L’obiettivo della lettera del Ministero della Difesa belga, inviata in massa a tutti i diciassettenni, non è chiaramente il reclutamento. Francken non lo nasconde: “Questa lettera è molto più di un invito. È anche una questione di aprire la mente alla questione militare… L’obiettivo è far consapevolezza ai giovani del fatto che il mondo è cambiato e che esiste una minaccia per il nostro paese. È un progetto sociale. »

In altre parole, è un'”operazione psicologica”, che prende di mira i giovani, per fargli considerare la situazione di guerra come la loro nuova realtà ineluttabile. Questa Psy-Op (1) si è svolta in tutti i paesi della NATO, dove iniziative simili sono in corso.

Si aggiunge alle raccomandazioni dell’UE di preparare “kit di sopravvivenza” e all’isteria intorno agli “attacchi ibridi di Putin” – come il sorvolo degli aeroporti da parte di droni sfuggenti. Si tratta di molto più che di due minuti passati quotidianamente nei media a dichiarare odio verso Putin e i russi (vedi la grafica di copertina con Putin trasformato in Grande Fratello)

In Francia, il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate esorta i sindaci a “sensibilizzare” i loro concittadini: “Dobbiamo accettare di perdere i nostri figli, di soffrire economicamente perché le priorità andranno alla produzione di difesa. Se non siamo pronti per questo, allora siamo a rischio. Dobbiamo parlarne nei vostri comuni.” La NATO sta battendo i tamburi della guerra sempre più febbrilmente.

Putin sta cercando di seminare paura nella nostra società,” viene ripetuto. Piuttosto, sono i leader dell’UE a seminare paura per preparare la mente delle persone alla guerra e per far accettare alla popolazione la militarizzazione, l’aumento delirante dei bilanci militari, la povertà e i drastici tagli alla spesa sociale: “dobbiamo accettare di soffrire!”

Questo clima prebellico portò alla fascistizzazione della società. Mettere in discussione la narrazione della NATO diventa sospetto, è la diffusione di disinformazione nemica. Per salvaguardare la nostra democrazia e libertà, è essenziale censurare ciò che non va nella direzione della verità della NATO. Dare la caccia alle quinte colonne di Putin. “Qualsiasi critica insensibile e infondata alla NATO serve solo gli interessi degli avversari dell’Europa“, come afferma Francken nella sua “Visione strategica.”

E la “verità della NATO” è che la Russia vuole invadere l’Europa, Putin vuole ricreare l’impero sovietico“. Ma questa ‘verità’ è così palesemente falsa che a volte lasciano scivolare via involontariamente le prove. “Putin è andato in guerra per impedire una maggiore presenza NATO ai suoi confini“, ha affermato il predecessore di Mark Rutte in una dichiarazione ora accuratamente rimossa dal sito web della NATO.

E potremmo capire Putin, se fosse ancora permesso. “La NATO è l’alleanza militare più potente della storia, più potente dell’Impero Romano, più potente di Napoleone!” ha affermato spettacolarmente Mark Rutte. Solo questo giustificherebbe cercare di tenere un mostro del genere il più lontano possibile dai suoi confini.

Per i trafficanti d’armi, è Natale. Ma perché dobbiamo assolutamente lottare affinché la NATO si trovi davanti alla Russia? Cosa abbiamo da guadagnare dall’Ucraina nella NATO? Abbiamo bisogno di pace, vogliamo rapporti normali con i nostri vicini. Non abbiamo bisogno di distruggere la nostra economia e il nostro benessere per soddisfare i desideri distruttivi del “nemico” russo.

La risposta necessaria e urgente alle sfide umane, ecologiche e climatiche della nostra Terra non si trova nell’equipaggiamento militare moderno ed efficiente che la NATO richiede che acquisivamo, ma nella ricerca della pace e della comprensione tra i popoli.

 

(1) Le Psyops o attività psicologiche pianificate sono definite attività il cui scopo principale consiste nell’influenzare le percezioni, gli atteggiamenti ed il comportamento di un determinato gruppo obiettivo. L’esigenza di dotarsi di un’unità PSYOPS è nata, in seno alla Nato, dalla convinzione che l’uso programmato delle comunicazioni di massa rivolte a gruppi di individui possa influenzare, anche in modo decisivo, l’esito di un conflitto.

*da Investig’action

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1 Commento


  • Negativo

    In Italia questa operazione di semina del terrore psicologico in prospettiva bellicista viene svolta in parallelo da forze di governo e forze della pseudo-opposizione PD

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