L’Agenzia del Demanio sfratta gli inquilini di un immobile di sua proprietà, un palazzo dell’Ottocento sito in via dei Cantoni 48, nel pieno centro storico di Roma. Nell’immobile risiedono famiglie con anziani ultraottantenni ed una onlus di psicologia e psicoterapia che svolge il servizio 1522, il “Telefono antiviolenza”, in collaborazione con i ministeri della Salute e delle Pari opportunità. Lo sfratto, ormai esecutivo, porta la firma dell’Ing. Renzo Pini.
Al posto degli anziani e della onlus dovrebbero venire ad abitare alte cariche del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, in tre lussuosi appartamenti alla cui ristrutturazione stanno lavorando squadre di Vigili del Fuoco. Da testimonianze raccolte, risulterebbe che funzionari del Corpo nazionale, tra cui il capo del Corpo Ing. Alfio Pini, abbiano effettuato sopralluoghi per predisporre le stanze a fini abitativi.
L’Unione Sindacale di Base Vigili del Fuoco in una nota, considera gravissimo che i pompieri vengano distolti dall’attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione per svolgere compiti impropri quali la ristrutturazione edilizia di appartamenti per i dirigenti.
A ciò si aggiunge un ulteriore dubbio. Il Demanio può infatti concedere le sue proprietà per utilizzo governativo; tuttavia, in una situazione in cui i Vigili del Fuoco si ritrovano con fondi tagliati del 35% rispetto a due anni fa, con caserme al limite della civiltà, mezzi a brandelli, capitolo benzina per i mezzi a zero, dispositivi di protezione antincendio a pezzi, servizio in mare sospeso per mancanza di fondi, appare del tutto fuori luogo spendere soldi pubblici in nuove case per i dirigenti, i quali peraltro dispongono di loro alloggi all’interno delle caserme, già predisposti in base alle loro esigenze.
L’intervista realizzata ad Antonio Iiritano da Radio Cità Aperta:
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