Cagliari. – Rabbia in piazza e città paralizzata a Cagliari dove circa ventimila manifestanti (diecimila secondo la Questura) hanno invaso il capoluogo della Sardegna per protestare contro le esazioni fiscali di Equitalia ritenute apertamente come vessatorie. Il corteo di manifestanti è cresciuto sempre di più ad ogni chilometro che ha percorso la città, tra l’area della Fiera ed il Consiglio regionale in via Roma.
Gli slogan sono diretti non solo contro Equitalia ma anche contro i politici regionali e nazionali colpevoli di “Pensare solo alle poltrone”. Fra i simboli che vengono portati dai manifestanti, che chiedono anche futuro e lavoro, tre avvoltoi stilizzati con su scritto “Equitalia – Politici – Stato”, ma anche una cassa da morto in cui giacciono le “Partite iva”, e cartelli con la scritta “Uniti possiamo cambiare”.
La manifestazione evidenzia, nelle condizioni già aggravate dalla crisi e della deindustrializzazione della Sardegna, la situazione insopportabile di quei settori sociali che si trovano con un piede dentro la dimensione della micro e piccola impresa (artigiani, agricoltori, pastori, commercianti) e con l’altro dentro una dimensione che somiglia sempre più al lavoro dipendente.
Il corteo si è fermato davanti agli uffici di Equitalia Sardegna, massicciamente presidiata da agenti di Polizia in tenuta antisommossa, per poi proseguire verso il palazzo della Regione dove una delegazione verrà ricevuta dal presidente Ugo Cappellacci. Questa sera all’ordine del giorno della seduta della Giunta regionale è prevista proprio una delibera per interventi a favore delle imprese indebitate con i pagamenti verso Equitalia.
Il palazzo del Consiglio Regionale in via Roma, è completamente circondato e blindato da polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. Gli unici a poter superare il cordone delle forze di polizia sono stati la delegazione dei rappresentanti che incontrerà il presidente Ugo Cappellacci ed i giornalisti. Davanti all’edificio del Consiglio, ad attendere il corteo, c’erano già un altro migliaio di manifestanti, mentre sono stati ammessi, dopo lunghe trattative, ad un colloquio con il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, otto rappresentanti delle migliaia di manifestanti che da stamattina stanno protestando contro le cartelle esattoriali di Equitalia. L’incontro si svolge a porte chiuse e il popolo delle partite Iva sta rappresentando al presidente sardo, secondo quando si apprende, la difficoltà ad assolvere gli impegni rateali con la società di riscossione. “O mangia la mia famiglia e i miei figli o pago Equitalia” grida un artigiano. Alcuni, nel comizio improvvisato dal cassone di un camion, raccontano le loro vicende personali, che sono storie di ganasce fiscali o di rischi di pignoramento della casa.
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tamara
mi e stato chiesto se e possibile un altra manifestazione sempre contro euitalia… perche nn danno spiegazioni e perche vogliono sapere che diamine stanno faccendo.. e perche stanno arrivando lettere con scritto che tolgono pensioni o stipendi senza dare un motivo valido o certificato
giorgio
il 16 maggio: Per me è stato un evento inportante; con la mia bardatura di protesta, ho avuto qul momento di sfogo orale, ma ad oggi continuo a vivvere l’angoscia della spada di Damocle sulla testa.(andando a colloquio con la dirigente di equitalia, mi sono ulteriormente reso conto che loro non cercano soluzioni valide per tutti; loro guardano esclusivamente ai loro interessi.) E CIOE; IL LORO INTENTO è quello di vendere la mia casa a straccio, cosi i draghetti che sono nel marsupio del drago comprano a straccio e rivendono a prezzo di mercato: cosi recuperano solo il residuo del mutuo per la banca, e lo stato rimane a bocca asciutta, ed io finisco sotto un ponte: ed’è per cuesto, che batezzo equitalia; un drago internazionale, entratto in italia come il cavallo di Troia,che attacca l’economia italiana dall’interno,per renderla papabile per i draghi internazionali dall’esterno: se cede l’italia l’europa è finita. chiedo aiuto per afrontare il drago, ed aiuto per costituire un comitato qui a bologna giorgio 3314619398 grazie
alessandra
è possibile accorparci per unificare l’opposizione ad equitalia, ho già una rateazione del 2008, le successive per altrettante d’importo non ho potuto rateizzarle perchè delle prime ne ho pagato solo 1. Potete consigliarmi che fare?
mi porteranno via casa? Alessandra
mauro
Come mai Equitalia non va a fare le riscossioni ad esempio a Bitti oppure ad Orune?Magari nei giorni di festa?Hanno paura di qualche schioppettata?Il popolo sardo questa azione non la digerirà tanto facilmente.Prima o poi,conoscendo il popolo sardo farà della bandiera dei 4 mori la sua bandiera di NAZIONE SARDA.