L’aria alla Sapienza, il maggiore ateneo d’Europa, ribolle di rabbia. Ieri dopo l’assemblea di ateneo sono state occupate due facoltà: Medicina e Scienze Politiche. Oggi potrebbero esserne occupate altre due, si parla di Lettere e Giurisprudenza. “Occupiamo il presente, riprendiamoci il futuro”. “Il nuovo esecutivo di tecnici sta approntando delle manovre economiche che condurranno alla macelleria sociale”, ha spiegato durante l’assemblea uno studente, “siamo noi i soggetti cui vogliono far pagare il debito ed è con noi che devono parlare. Hanno messo al governo le banche: ma si possono delegare delle riforme per uscire dalla crisi a chi l’ha veramente creata? È assurdo”. Domani, in occasione della giornata internazionale degli studenti, a Roma si sono dati appuntamento a piazzale Aldo Moro alle 9.30 e da lì cercheranno di andare in corteo fino al Senato dove è previsto l’insediamento di Mario Monti come Presidente del Consiglio. Il problema infatti è il divieto di manifestazione nella città di Roma imposto dal Sindaco Alemanno che ha già portato a situazioni di grave tensione e intimidazione nei confronti degli studenti due settimane fa. “La moiblitazione degli studenti può aprire un nuovo ciclo dell’opposizione politica e sociale al governo Monti” dice Giorgio Sestili di Atenei in Rivolta. “Questo governo è senza opposizione, noi vogliamo mandare un segnale chiaro di opposizione a Monti . a cominciare dal non pagamento del debito – ma anche ad Alemanno e ai suoi divieti di manifestare”.
A Napoli il corteo dei collettivi studenteschi partirà da Piazza del Gesù e cercherà di raggiungere piazza Plebiscito. L’Uds, organizzazione studentesca collaterale al Pd, invece partità da piazza Garibaldi. “Nella manifestazione di domani intendiamo anche esprimere solidarietà ai disoccupati napoletani colpiti questa mattina dalla repressione. Usano l’associazione a delinquere come una clava contro i movimenti sociali” dice un esponente del Collettivo Autorganizzato Universitario “Noi puntiamo alla costruzione di una unità ampia dei settori sociali colpiti dalla crisi e dai diktat dell’Unione Europea, per riappropriarci di quello che ci hanno tolto e intendono toiglierci in termini di spazi e di diritti”.
A Milano invece i collettivi studenteschi vogliono andare a manifestare sotto alla Bocconi, l’università privata e delle elìte che ha sfornato i vari Mario Monti e Mario Draghi e probailmente conformerà il governo che si sta insediando. A Bologna invece il corteo degli studenti partirà da davanti all’ex cinema Arcobaleno sgomberato questa mattina. Nel pomeriggio alle 18.00 è convocata una assemblea alla sala Borse per discutere il percorso e le caratteristiche del corteo.
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