Il fatto scatenante è stato il piccolo imprenditore Giancarlo Perin, 52 anni, che tre giorni fa si è impiccato alla gru della sua azienda edile perché non poteva più pagare i dipendenti. L’organizzazione indipendentista Veneto Stato ha organizzato una manifestazione davanti agli uffici dell’agenzia di riscossione, “in ricordo di Giancarlo e di tutti i veneti che soffrono per questo illegittimo martellamento esattoriale”
Giancarlo Perin era proprietario di una delle imprese edili storiche dell’Alta padovana, la Perin Fratelli srl. Venerdì scorso un suo dipendente lo ha trovato impiccato alla benna della gru nella sua ditta di Borgoricco. In un biglietto alla famiglia ha accennato alla crisi, a problemi economici. Effettivamente sembra che la Perin non pagasse la cassa edile dall’aprile scorso, e che avesse chiesto un finanziamento alla banca e forse non ha avuto le risposte che voleva. “Veneto Stato”, movimento famoso per la “statua all’evasore” in un piccolo comune del Vicentino, si è presentato davanti alla sede di Equitalia a Padova, con bandiere, altoparlanti, striscioni e slogan. La strumentalizzazione è evidente ma ha un certo interesse tra gli imprenditori in crisi del Nordest. “Fratelli d’Italia? Non siamo neanche parenti”. L’obiettivo era dimostrare tutta la rabbia per sentirsi strangolati e oppressi da quelle che definiscono le “braccia armate” dello Stato: Equitalia, agenzia delle entrate, Finanza, tasse, ma soprattutto banche. Ma tra andare davanti alla banche e andare a manifestare davanti ad una agenzia di stato, i “venetisti” hanno scelto la seconda.
Un centinaio di manifestanti, tenuti sotto stretta osservazione dalla polizia, hanno acceso alcuni lumini davanti al portone dell’agenzia Equitalia in via Longhin, “in ricordo di Giancarlo e di tutti i veneti che soffrono per questo illegittimo martellamento esattoriale”, dice il presidente Lucio Chiavegato. La rabbia espolde solo a sentir nominare i ‘nemici’ della Lega. “Bossi è un traditore, Zaia ci chiede di comprare i Btp? Se li compri lui, qui c’è gente che si mette una corda al collo pur di non licenziare i dipendenti”. Una delegazione di manifestanti viene ricevuta dal capo dell’ufficio provinciale di Equitalia. L’incontro dura una decina di minuti. “Gli abbiamo dato un ultimatum – dice l’imprenditrice Patrizia Badii – o ritirano tutti i loro bollettini o noi non paghiamo, gli abbiamo detto di guardarsi le spalle, chi medita il suicidio per debiti può commettere qualsiasi follia”.
Veneto Stato nasce nel settembre del 2010 e mette insieme le spinte indipendentiste che ruotano attorno al Partito Nazionale Veneto. Lo Statuto, scritto in dialetto, chiede un referendum e il riconoscimento del Veneto come Stato membro dell’unione europea. Bandiera del movimento, che non ama definirsi partito, è l’evasione fiscale come segno di protesta. Una grana in più per la pancia leghista ma anche una soluzione reazionaria alla crisi che occorre cominciare a contrastare indicando soluzioni alternative come il non pagamento del debito.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
rizzo gianni
sono daccordo con voi.
dobbiamo avere il coraggio di sradicare tutto il sistema.
sia bancario, che fiscale.
Abbiamo lavorato tutti come i muli, per poi farci fare i conti dai parassiti.