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I sindacati di base verso una mobilitazione unitaria contro il governo

 

Dalla discussione è emersa la comune valutazione dell’esigenza di una risposta alla politica economica e sociale dell’attuale governo e delle manovre che si abbattono sui lavoratori salariati e sulle classi subalterne nel loro assieme. Una risposta che assieme ai sindacati di base coinvolga in modo aperto le forze sociali e territoriali che intendono opporsi alla politica del governo.
È apparsa evidente a tutti i partecipanti la necessità di una forte critica teorica e pratica alla pretesa del governo dei tecnocrati e dei banchieri di rappresentare un “interesse comune” fra padroni e lavoratori, fra ceti dominanti e classi popolari e di proseguire le mobilitazioni contro l’intero impianto delle politiche del governo Monti accentuando l’intensità e la radicalità dell’iniziativa sindacale in primo contro la “controriforma del lavoro”, l’attacco alle pensioni, alla sanità, al diritto alla casa (Imu ecc.), le liberalizzazioni senza regole dei servizi essenziali per i cittadini, la negazione delle attività gravose ed usuranti per molte categorie di lavoratori e la questione degli “esodati”.

Si è, di conseguenza, stabilito di aprire un confronto per verificare la possibilità di:
* una campagna di informazione critica sulle manovre del governo con iniziative comuni e condivise a livello locale e nazionale, proponendo una giornata nazionale di mobilitazione con manifestazioni e presidi in tutte le regioni per il 9 maggio prossimo (a Roma si svolgerà una sit-in presso il Senato in concomitanza con la discussione parlamentare del provvedimento di legge “contro il lavoro”);
* iniziative di contrasto all’azione del governo e del padronato con una campagna comune nei posti di lavoro e sul territorio e con iniziative comuni a partire dai posti di lavoro e/o del territorio che in questo momento esprimono momenti di resistenza agli effetti della crisi;
* un confronto fra le diverse organizzazioni del sindacalismo conflittuale, di base, di classe, autonomo e indipendente per dar vita, assieme alle forze sociali e territoriali disponibili, a forme di mobilitazione che consentano di verificare le condizioni nel Paese per uno sciopero generale comune e condiviso, che rappresenti un effettivo momento di contrasto e opposizione alle politiche del governo Monti-Marchionne-Napolitano e all’attacco padronale ai diritti ed alle tutele dei lavoratori.

CUB – USB – CIB Unicobas – ORSA – Si Cobas – Snater – USI – SlaiCobas

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