Il 22 giugno saremo in corteo con il sindacalismo conflittuale per portare la rabbia dei precari e delle precarie che non riescono a vivere in un presente insostenibile figuriamoci a immaginare un futuro. I nostri redditi precari non ci consentono di pagare affitti altissimi e tariffe in continuo aumento e i nostri carrelli della spesa ormai restano vuoti a metà del mese.
I provvedimenti del governo Monti/Fornero stanno aggravando la precarietà diffusa, coinvolgendo anche chi il lavoro pensava di averlo garantito. La necessità di manifestare in maniera chiara la nostra assoluta indisponibilità a pagare una crisi che non abbiamo creato e un debito pubblico contratto per alimentare la rendita e i profitti delle banche, ci spinge a percorrere le strade di Roma nel giorno in cui il quartetto Monti, Merkel, Hollande, Rajoy deciderà altre misure di austerity.
Riempiremo i carrelli vuoti della nostra rabbia e li riconsegneremo a chi li ha svuotati con le privatizzazioni, le dismissioni del patrimonio pubblico, l’aumento delle tariffe, lo scippo dell’IMU che colpisce chi è stato costretto ad acquistare una casa invece che chi sulle case specula, lo smantellamento del welfare, la cancellazione dei diritti, la stretta autoritaria e antidemocratica.
Li vogliamo consegnare al termine della manifestazione sotto le finestre di Monti, di Fornero e degli altri componenti di un governo imposto dai banchieri e a servizio della finanza internazionale.
Accampiamo diritti e non vogliamo mollare: ci fermeremo in piazza per costruire l’assedio degli stati generali del sociale e della famiglia, convocati dal sindaco Alemanno per il 26 e il 27 giugno. Una messa in scena ridicola da parte di un’amministrazione inadempiente rispetto alle istanze sociali ma sempre pronta a garantire con minacce e divieti i propri interessi e quelli degli affaristi che la sostengono.
Irrompere nella città per impedire che il governo “smonti” diritti e welfare. Costruiamo una giornata di sciopero generalizzato contro le banche e la rendita, verso l’assedio meticcio degli stati generali del
sociale e della famiglia. Le periferie, la strada e i territori prendono parola.
Ci vediamo in città!
Roma, 21 giugno 2012
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