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Boom degli sfratti

Qualche giorno fa il settore immobiliare aveva rilevato la notizia del crollo del mercato delle abitazioni con un calo delle compravendite del 20% circa nel segmento residenziale nel primo trimestre del 2012. Ma non va certo meglio nel settore delle locazioni dove il costo sociale è indubbiamente superiore. Crescono ormai a dismisura le famiglie che non riescono a sostenere il pagamento del canone di affitto e vengono colpite dagli sfratti.
Solo nel 2011 infatti ben 56mila famiglie italiane hanno ricevuto un avviso di sfratto. Il dato evidenzia una continuità sul 2010, ma con un deciso peggioramento. Negli ultimi cinque anni, cioè da prima della crisi a oggi, gli sfratti per morosità sono aumentati del 64% (nel 2006 erano 33.893).
Secondo i dati pubblicati dal ministero degli Interni sugli sfratti per morosità, nel corso del 2011 sono stati emessi 6.886 provvedimenti di sfratto solo a Roma, di cui eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario 2.343. Roma è quindi la città che registra il maggior numero di sfratti in Italia lo scorso anno. A Roma e provincia le esecuzioni di sfratti e le emissioni di nuovi provvedimenti hanno raggiunto nuovi record rispetto agli anni precedenti. La maggior parte, come andiamo ripetendo da tempo, riguarda le morosità legate alla crisi. Di fronte ai dati diffusi dal Viminale ora molti gridano allo scandalo e chiedono provvedimenti. Proprio per denunciare tutto questo, da nove giorni ci sono degli inquilini in sciopero della fame sostenuti da Asia-Usb in piazza SS Apostoli, che domandano una moratoria immediata dei provvedimenti di sfratto che stanno raggiungendo un numero sempre più alto di persone. Gli inquilini in sciopero della fame hanno ricevute le visite di Alemanno e Zingaretti, ed hanno chiesto che la questione venga posta al centro del dibattito locale e nazionale, dalle inquiline degli alloggi Enasarco in dismissione, degli alloggi Enpaia e delle Casse dove gli aumenti d’affitto che vanno dall’80% fino ad arrivare al 300% stanno producendo veri e propri drammi familiari e centinaia di sfratti per finita locazione e morosità. Ieri, dopo una partecipata assemblea popolare in piazza, il presidio permanente in Piazza SS. Apostoli è stato confermato all’umanità anche per i prossimi giorni durante i quali saranno individuate eventuali nuove proposte operative, qualora opportune e/o necessarie, da attivare nell’immediato a supporto e difesa delle ragioni dell’inquilinato.

Spicca in questa triste classifica anche Milano con 3.244 sfratti nell’area metropolitana. A Torino nel 2011 gli sfratti per morosità a  sono stati 2.343, un abitante su 360 ha subito lo sfratto. In due metropoli “industriali” dove trovare lavoro è sempre più difficile e perderlo è all’ordine del giorno, dove i costi degli affitti si fanno sempre più esorbitanti e la “riqualificazione” di zone popolari e periferiche contribuisce ai meccanismi di speculazione e aumento dei costi, gli sfratti sono all’ordine del giorno, e ne sono testimoni le tante piccole, grandi resistenze che negli ultimi tempi si stanno dando su questa questione.

A Firenze, il Movimento di lotta per la casa denuncia che per il mese di Luglio sono previsti 130 esecuzioni di sfratto con la forza pubblica !!! In alcuni giorni di Luglio sono previsti addirittura nove sfratti ogni mattina. Nella scorsa settimana il Movimento di Lotta per la Casa aveva manifestato sotto la Prefettura di Firenze per denunciare la totale esasperazione di centinaia di famiglie, anziani, giovani coppie davanti alla paradossale applicazione di ben 4000 sfratti nei prossimi anni…e davanti al quotidiano tormentone di picchetti ma anche di mille forme originali di rinvio delle esecuzioni di sfratto e di sgomberi degli stabili occupati. Per giovedi il Movimento di lotta per la casa fiorentino ha convocato una conferenza stampa.

A Brescia si segnala oggi un risultato importante. Stamattina, una cinquantina di attiviste e attivisti del Comitato provinciale contro gli sfratti di Brescia e provincia e dell’associazione “Diritti per Tutti” hanno bloccato lo sfratto di due famiglie, colpite dalla crisi e da morosità incolpevole, in via Martinengo, 2/f a Trenzano (Bs). Si trattava del sesto intervento dell’ufficiale giudiziario, in Comune a guida leghista. L’ufficiale giudiziario, vista la situazione e la determinazione dei presenti, non ha solo concesso il “classico” rinvio, ma ha addirittura rinviato l’intera pratica al giudice. Di fatto, la procedura di sfratto per le famiglie di due operai è stata interrotta. Un risultato che non ha precedenti nel bresciano, e anche a livello nazionale potrebbe rappresentare un caso pilota per la lotta dei movimenti per il diritto all’abitare, contro la morosità incolpevole a causa della crisi e per il passaggio da casa a casa.

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