“Assume particolare importanza la manifestazione di Napoli, del prossimo Sabato 30 giugno, organizzata dal Comitato No/Debito nazionale in sinergia con centri sociali e organizzazioni del sindacalismo di base e conflittuale, nel quadro della mobilitazione permanente contro i variegati effetti antisociali del governo Monti in corso, da mesi, nel paese” così dichiara, Giorgio Cremaschi portavoce del Comitato No/Debito, il quale invita a sostenere la piattaforma rivendicativa “Ripartiamo dal Sud, rivoltiamo il paese” la quale mette a centro della mobilitazione di Napoli la necessità di connettere la tante vertenze sociali e sindacali che attraversano il territorio meridionale a partire dalla orgogliosa rivendicazione delle proteste contro il sistema/Equitalia che, particolarmente, nel Sud d’Italia, rappresenta un dispositivo autoritario rivolto, prevalentemente, contro i ceti sociali subalterni. Ritornare in piazza a Napoli sabato 30 giugno – conclude Giorgio Cremaschi, è una necessità urgente per articolare e generalizzare la mobilitazione che stiamo alimentando nel paese e che dovrà rafforzarsi sempre più anche in vista degli ulteriori affondi che i poteri forti del capitale, nazionale e multinazionale, stanno preparando per scaricare, con ancora più virulenza, i costi della crisi sulla pelle dei ceti popolari.
Il prossimo 30 giugno, Napoli si candida dare un appuntamento di mobilitazione ampio con un corteo che vedrà la partecipazione di delegazioni anche di altre regioni ed a lanciare un messaggio chiaro e forte contro il Governo Monti, la Controriforma Fornero e per la chiusura di Equitalia.
Le realtà sociali, politiche e sindacali che aderiscono sono ormai tante: dall’Unione Sindacale di Base alla rete Commons, dal Laboratorio occupato Insurgencia al Sindacato lavoratori in lotta, dai Precari Bros organizzati alla Rete dei Comunisti, da Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra al Comitato nazionale No debito nazionale.
”Stop Equitalia, Stop precarietà”, è lo slogan che oggi hanno fatto proprio gli organizzatori in occasione della conferenza stampa che ha presentato il corteo del 30 giugno prossimo a Napoli. “Il nostro messaggio non è certo quello di non pagare le tasse – hanno spiegato – piuttosto chiediamo la dismissione dei metodi da usura e una sanatoria del debito per le fasce deboli della popolazione”.
”Pretendiamo nuovi diritti e non una nuova precarietà”. Da qui al 30 giugno in una città che, contro Equitalia, ha già visto scontri anche duri, gli attivisti annunciano azioni a sorprese. Intanto, in occasione del corteo arriveranno a Napoli anche delegazioni da Puglia, Calabria, Abruzzo, Lazio.
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