“Il Presidente della Repubblica sostiene a spada tratta il Professor Monti, il quale sostiene la sua Ministro Fornero, che a sua volta è sostenuta da PD, PDL e UDC nella sua opera di smantellamento dei diritti dei lavoratori”, osserva Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo Nazionale USB. “Ma tale processo è accompagnato anche da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che con differenti sfumature hanno di fatto accettato il ruolo di ‘notai’ di decisioni prese a palazzo Chigi e nelle stanze della BCE e della Cancelliera Merkel”.
Sottolinea Tomaselli: “Chi si è opposto sindacalmente a questo pesante attacco al lavoro e alla libertà di licenziare, e lo ha fatto anche sulla controriforma delle pensioni, sul massacro sociale determinato dall’aumento di IVA e dall’IMU, ed ora sulla nuova manovra finanziaria, che pesa sulla sanità, sul welfare, sui servizi e sui posti di lavoro dei dipendenti pubblici, è soltanto USB e il resto del sindacalismo conflittuale”.
“In una situazione tanto grave quanto l’attuale non esistono terze vie – incalza il dirigente USB – o si accetta la ricetta Monti o si pratica il conflitto. Chi si è limitato soltanto ad enunciare il conflitto, compresa la maggioranza della FIOM, ed ha puntato tutto su un Referendum sulle tematiche del lavoro affermando di voler raccogliere le firme dal prossimo settembre, forse non ha ancora realizzato che questo Referendum non si potrà fare se non tra due anni, viste le prossime elezioni politiche del 2013, e che le firme potranno essere raccolte tra più di un anno, perché ora non è possibile neanche depositare i quesiti in Cassazione. L’ art 31 della legge sui Referendum popolari prevede infatti che: ‘«Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime».”
“Forse – conclude Tomaselli – invece di pensare a Referendum futuri, sarebbe meglio realizzare le lotte vere contro questo governo, costruendo alleanze con USB e con il resto del sindacato conflittuale, di base ed indipendente, e magari combattere veramente chi sta riducendo Cgil, Cisl, Uil e Ugl all’ombra di ciò che dovrebbe essere un sindacato”.
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