Giovedi scorso da Piazza di Cinecittà ha preso vita una manifestazione dal titolo “Sciopero della cittadinanza nel X Municipio”. L’iniziativa è stata aperta dagli stornelli di Luigi Cimino, alias “Meo Patacca” che ha fatto una breve storia di come e di come è diventata Cinecittà. A poco a poco la piazza si è riempita ma è l’arrivo in corteo dei lavoratori degli stuidios di Cinecittà che decide la partenza del corteo.
Durante il percorso del corteo per le strade del quartiere colpisce la partecipazione dei negozianti e dei cittadini piuttosto stupiti nel vedere un corteo dignitoso, deciso, arrabbiato e allo stesso tempo giocoso,sfilare nel proprio quartiere.
Si susseguono gli interventi delle molteplici realtà presenti: associazioni politiche e non, che hanno aderito all’iniziativa; i lavoratori degli Studios, dell’Almaviva, dell’Autogrill; le donne della casa occupata; gli immigrati di Cinecittà est, centri sociali come Spartaco e Corto Circuito, sindacati come Usb e Cobas, i precari della scuola, il gruppo d’acquisto Gasperix, i genitori e gli insegnanti delle scuole della zona, i lavoratori della cooperativa Cecilia, il centro anziani e i cristiani del dissenso, insomma mille voci che si riconoscono in nome di una “Cinecittà Bene Comune” e che ha visto in piazza – con grande sorpresa di tutti – tre-quattromila persone e il territorio in tutte le sue voci.
L’iniziativa era stata proposta da un giovane “cazzuto”, Sandro, che frequenta il centro sociale Spartaco e che insieme a tanti altri come lui fa i conti con la disoccupazione che attanaglia ormai anche un quartiere popolare ma anche di ex ceti medi come Cinecittà. La ciliegina sulla torta è arrivata quando sono venuti meno i fondi per l’assistenza agli alunni disabili nelle scuole del X Municipio, che a Roma è quello con il più alto numero di disabili. Si sono susseguiti incontri tra genitori, insegnanti, politici del X Municipio ed alla fine si è deciso che era arrivato il momento di dare un segnale, soprattutto mentre in televisione o sui giornali si vedono gli sprechi e i festini allucinanti con i fondi della regione Lazio. E’ nato così lo sciopero della cittadinanza in X Municipio. La gente era pronta e decisa, non si è fatta troppe “pippe al cervello” sul come caratterizzarlo, su quali slogan utilizzare, chi doveva mettersi prima e chi dopo etc. Si è deciso di andare e si è andati in piazza, tutti hanno fatto la loro parte e tutti hanno trovato il loro posto, il loro slogan, la loro bandiera, la loro maglietta. L’importante era esserci e mandare questo benedetto segnale.
* Insegnante del X Municipio
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