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Casa. Resistere e abitare nella crisi

A Roma si è svolto un partecipatissimo flash mob a piazza di Spagna: Flash mob @piazza di spagna_stop sfratti _no alla vendita del patrimonio pubblico

Gli inquilini resistenti e l’AS.I.A.-USB hanno partecipato al Flash mob a piazza di Spagna nella giornata nazionale di “Abitare nella crisi” per chiedere il blocco di tutti gli sfratti e per rivendicare una politica della casa. La nostra è un delle città più colpite dall’emergenza sfratti, come avviene oramai da tempo centinaia di inquilini si stanno mobilitando in difesa di numerosi abitanti con l’Ufficiale giudiziario alle porte.
Purtroppo tutto questo è la quotidianità di un’emergenza abitativa devastante che solo una moratoria generalizzata può fermare.
“Oggi abbiamo aderito alla campagna ‘stop sfratti, sgomberi, pignoramenti’ che ha preso vita in diverse città italiane, dove la rete ‘Abitare nella crisi’, intende sollecitare il governo contro la vendita del patrimonio pubblico e un ulteriore consumo di suolo e sostenere la necessità del riuso delle città e degli alloggi sfitti”, si legge in un comunicato. L’AS.I.A./USB è impegnata nel sollecitare l’urgenza di provvedimenti in grado di affrontare l’emergenza e di interventi programmatici dove il pubblico “non sia relegato a passacarte ma svolga la funzione necessaria in questo momento di crisi profonda”. Giornate di mobilitazione sono previste a Montecitorio del 23 e 24 ottobre dalle 15.00 durante la discussione delle mozioni riguardante il blocco degli sfratti e la vendita del patrimonio degli enti privatizzati e l’apertura di un tavolo inter-istituzionale per mettere in campo gli strumenti necessari a garantire il diritto alla casa ai settori sociali colpiti dalla crisi.

A Firenze  è stato esposto uno striscione di cento metri, in più lingue, a piazzale Michelangelo:  “tutto quello che c’e’ dietro e’ in vendita” per denunciare la vendita della città intera alla speculazione, la truffa delle grandi opere, la privatizzazione del trasporto pubblico e della sanità. Nel pomeriggio Via De Conciatori si è ripresa uno spazio liberato in Via delle Conce 14 rosso, mentre cobas ataf e comitati contro l’alta velocita’ manifestavano al Ponte al Pino. Nell’ambito della giornata nazionale di lotta dei movimenti per il diritto all’abitare contro la svendita del patrimonio pubblico ieri pomeriggio gli aderenti al “progetto conciatori” si sono ripresi uno spazio facente parte ella struttura sgomberata il 19 gennaio da un ingente numero di agenti di polizia. Dopo mesi di inziative, di Presidi , di informazione contro ci siamo ripresi il minimo…Il quartiere di Santa Croce ha finalmente uno spazio di liberta’ nel mezzo di speculazione, locali di lusso, mercificazione del tempo libero e narcotraffico. Il quartiere di Santa Croce ha finalmente uno spazio dove ricostruire vincoli di solidarietà, mutuo soccorso e autogestione collettiva. Il quartiere di Santa Croce ha finalmente uno spazio dove costruire le battaglie sociali contro la violenza della crisi economica.

A Bologna si è svolto un presidio davanti all’area militare Sta.Ve.Co. In tutta Italia il problema della casa sta colpendo milioni di persone. Case  pignorate dalle banche, sfratti per morosità, affitti alle stelle, gente  senza casa, è ciò che viviamo quotidianamente.
Per questo riteniamo urgente una moratoria di sfratti, sgomberi e pignoramenti per fermare l’emergenza che si sta creando. E oltre questo è necessario fermare le nuove cementificazioni che consumano inutilmente territorio facendo aumentare il prezzo delle case, e bloccare i  piani di alienazione e di vendita del patrimonio pubblico. Anche a Bologna le proposte di questa campagna sono prioritarie: stiamo  vivendo la stessa situazione alla residenza Irnerio, una struttura del Comune di Bologna dove abitano lavoratori e disoccupati immigrati. In questi  mesi il Comune ha preparato lo sgombero nel silenzio, con l’intenzione di lasciare molte persone senza casa. Ma dal 10 di ottobre gli inquilini hanno occupato la Residenza, non accettando di essere vittime di questa operazione. L’occupazione ha già ottenuto il risultato di aprire una trattativa che tenesse conto anche della situazione degli inquilini che a causa di problemi legati alla crisi erano in una condizione di morosità (la maggior parte) e per i quali l’unica soluzione era fino a pochi giorni fa finire per strada. Il Comune sta motivando lo sgombero con la necessità di “redistribuire quelle poche risorse che ci sono” Ma di fronte all’enorme quantità di patrimonio pubblico in vendita, e alle migliaia di metri quadri di costruito, tra cui anche abitazioni, questa motivazione non regge. Oggi bisogna sottrarre questo patrimonio alla vendita e alla logica della rendita.
Per questo sabato 20 ottobre saremo davanti alla Sta.Ve.Co. una delle ex aree militari che in questi anni stanno vedendo un processo di vendita, insieme a decine di altri stabili di proprietà comunale. Con questo presidio vogliamo dimostrare che la soluzione al problema casa è qui, sotto i nostri occhi, e che si tratta di avere la volontà politica di fermare questo regalo di pezzi di città a gruppi immobiliari e bancari e mettere a disposizione il patrimonio pubblico a chi questa città la abita.

Invitiamo tutti quanti a sostenere in questi giorni l’occupazione della residenza Irnerio e il percorso di lotta degli abitanti per difendere il diritto all’abitare.

A Milano è partita la campagna #occupysfitto:

http://autistici.org/occupysfitto/

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=2iDMSus7jWY

A Torino durante il corteo I love Gabrio che ha visto scendere in piazza più di duemila persone  è stato  occupato l’ex Diatto: ” Vogliono chiudere gli spazi sociali per costruire palazzi e centri commerciali. E invece noi occupiamo per rimanere”

http://www.youtube.com/watch?v=rfej3bWLXO0&feature=youtu.be&a

 

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