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Genzano: studenti e precari occupano il teatro comunale

Stamattina un gruppo di studenti e precari ha simbolicamente occupato il teatro comunale di Genzano. Uno spazio progettato da anni ma mai completato che versa in stato di totale degrado e di abbandono.

Questa occupazione simbolica vuole porre l’accento sulla cattiva gestione dei fondi pubblici in una situazione di crisi che ogni giorno colpisce gli strati più deboli della popolazione accusati di aver vissuto al di sopra delle proprie possibilità.
Con questa iniziativa vogliamo recuperare, almeno per tre giorni,uno spazio ampiamente pagato ma mai reso disponibile per la cittadinanza.
Di seguito il comunicato, il programma della tre giorni. A breve foto e video.

OPS! (Occupazioni Precarie Studentesche)

http://www.facebook.com/ops.ops.921?ref=tn_tnmn

OCCUPAZIONI PRECARIE E STUDENTESCHE …QUELLE CHE NON TI ASPETTI…
Siamo quelli che vengono definiti choosy perchè non vogliamo una vita a progetto. Studenti a cui una scuola/azienda non piace, ma che vuole una scuola pubblica, capace di garantire a tutti l’accesso alla cultura e ad un sapere libero. Siamo precari che si inventano di tutto per trovare 1000 euro al mese per campare, in una crisi dove i ritmi di lavoro aumentano e diminuiscono i tempi di vita. Siamo quelli che non partecipano alle feste greco-romane di Polverini memoria. Siamo quelli che se rubano 23 milioni di
euro non gli danno i domiciliari in un convento.
Noi siamo il paese reale. Noi, laureati che finiamo a lavare piatti in ristoranti, noi manodopera specializzata che vaghiamo in giro senza alcuna prospettiva futura.
Oggi vogliamo riprenderci ciò che è nostro. Riprenderci gli spazi che la cattiva gestione di banche, politicanti di turno, profitti personali ci vogliono sottrarre in nome della crisi, dello spread, di una finanza spietata dove le vite diventano numeri.
Oggi vogliamo riprenderci il Teatro comunale inaugurato a maggio, nel pieno della campagna elettorale 2011, MA IN REALTÀ MAI UTILIZZATO PERCHÈ MAI COMPLETATO veramente. Oggi, dopo aver speso oltre 4,5 milioni di euro di soldi pubblici in 27 anni l’opera è quindi incompiuta.
Bisogna tornare indietro al 29 luglio 1985, quando con la delibera di consiglio numero 262 il comune di Genzano approvava e stanziava la cifra di 3 miliardi e 440 milioni di lire. I costi, da allora, sono triplicati.
Vogliamo sottrarre questo teatro all’abbandono, trasformarlo, almeno per tre giorni, in uno spazio di confronto pubblico, aperto a tutti.
Discutere su come fermare chi vuole privatizzare la scuola, chi vuole devastare il
territorio e chi vuole regalarci un futuro lavorativo di disoccupazione e precarietà.
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO
Questo è il nostro programma. Non avremo relatori, non avremo ospiti, preferiamo un
confronto aperto, dove ognuno possa prendere parola e rimettersi in gioco. Per questo
abbiamo pensato a tavoli tematici, su argomenti, come AMBIENTE – ISTRUZIONE –
LAVORO. Tutti devono essere protagonisti recuperando una dimensione collettiva, di
confronto, di proposta e di iniziativa.

Venerdì 14
17:00 – Presentazione OPS. Studenti, precari, insegnanti contro l’austerity, le speculazioni e le privatizzazioni. Occupare per riprendere a decidere sul proprio futuro
18:00 – Cambiare sistema, non il clima. Resistenze contro le devastazioni ambientali ormai nascono spontaneamente ovunque. A Nantes per fermare la costruzione
dell’ennesimo aeroporto, in Val Susa per fermare la Tav, ai Castelli Romani per fermare l’inceneritore. È la nascita di un nuovo movimento ambientalista?
20:00 – Cena di finanziamento per l’occupazione.
21:00 – Spettacolo Teatrale
22:30 – Dancehall Reggae. Benefit per le spese legali

Sabato 15
10:30 – La chiamano Austerità, invece è disoccupazione e precarietà.
Siamo ad oltre il 10% di disoccupazione, per i giovani si arriva fino al 36%.
Si sale sul tetto delle aziende, si occupano le fabbriche, si organizzano picchetti.
Le nuove forme di lavoro, i nuovi percorsi di lotta.
15:00 – Tavolo tematico di genere. Il posto delle donna nella società degli uomini.
17:00 – Profumo di austerity, profumo di privatizzazioni.
L’aggressione alla scuola pubblica, perchè anche sull’istruzione vogliono fare profitti.
20:00 – Cena di finanziamento per l’occupazione.
21:00 – Spettacolo teatrale
22:30 – Concerto (a sottoscrizione)

Domenica 16
10:30 – Assemblea Plenaria di OPS. Continuare per crederci, continuare per cambiare.
Inoltre tutti i giorni, per tutto il giorno, ci saranno laboratori, banchetti informativi, cineforum

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