1.027.462 sono uscite dai posti di lavoro per non rientrarvi più. Oltre 80.000 al mese, 2.700 al giorno. La crisi ha ovviamente le sue responsabilità, ma le colpe del governo MOnti – cieco e bieco esecutore delle direttive della Troika (Bce, Ue, Fmi) non possono mai essere sottostimate.
Rispetto all’anno precedente c’è stato un aumento del 13,9%, oltre 100.000 in più. Il sistema delle comunicazioni obbligatorie del ministero del lavoro non ha potuto del resto minimizzare una catastrofe di queste dimensioni.
Solo nell’ultimo trimestre ilicenziamenti sono stati 329.259, con un’accelerazione pesante rispetto allo stesso periodo del 2011. Servizi, industria ed edilizia guidano la terribile classifica.
Il saldo passivo tra nuovi posti di lavoro e licenziamenti è stato di oltre 200.000 (circa 10,2 milioni contro quasi 10,4).
Nel quarto trimestre le nuove assunzioni – quasi tutte con contratti precari – sono state oltre 2,2 milioni, in calo del 5,8% rispetto allo stesso trimestre del 2011.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa