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Salerno: disoccupato suicida, famiglia accusa lo Stato

Ma oggi sono altri manifesti ad attirare la fugace attenzione dei media. Quelli affissi sui muri di Matinella di Albanella, un piccolo comune del Salernitano, che accusano lo Stato per il suicidio di un operaio disoccupato. Il 62enne, ex operaio in una ditta di calcestruzzo, era stato licenziato un anno fa perchè la ditta in crisi aveva prima tagliato i dipendenti e poi era fallita. L’uomo da allora non era più riuscito a trovare lavoro, pur essendo stato molto flessibile e disponibile: niente come autista di betoniere, niente come manovale nei cantieri edili. Alla disoccupazione si era sommata un’ernia alla schiena. Ieri alle 14 i familiari – la moglie e tre figli – lo hanno trovato impiccato alla trave del soffitto della sua casa. 

Poche ore dopo sui muri del comune campano sono comparsi manifesti che denunciavano: “Da parte della Famiglia Carrano: tutto questo a causa dello Stato. Grazie”. Poche righe, ma chiare. Prima di suicidarsi Nicola Carrano ha scritto una lettera ai familiari per spiegare i motivi del suo gesto. 

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