Le maestre, che già alcuni giorni fa hanno contestato il Sindaco in una pubblica riunione, ieri si sono fatte sentire nel cortile d’onore di Palazzo D’Accursio in occasione della trattativa tra Comune e sindacati, al grido di “Servi,servi” hanno contestato anche CGIL,CISL, UIL ormai sempre più zerbini nei confronti del potere.
Le insegnanti, dal Presidio indetto dall’ Unione Sindacale di Base Pubblico di Bologna,hanno richiesto a gran voce di partecipare alla riunione per la trattativa tra Comune e Sindacati ,sottolineando che nemmeno oggi le maestre e Rsu erano state convocate il chè la dice lunga sull’idea di democrazia che ha questa giunta, riuscendo a strappare un posto al tavolo.
Duro e deciso è stato il quadro tracciato dalla rappresentate dell’ USB pubblico impiego Vilma Fabiani , che prima si è affacciata per rapportare le insegnanti rimaste al presidio che «Dentro c’è molto imbarazzo, gli unici che hanno posto domande siamo stati noi mentre gli altri sindacati sono rimasti in silenzio». L’Usb al tavolo ha chiesto conto dell’appello mandato ai confederali e votato dalle maestre all’ultima assemblea. Cioè la richiesta di fermare il passaggio all’Asp e far ripartire le scuole a settembre con la gestione comunale e con le assunzioni in capo a Palazzo D’Accursio ed infine
dichiarando che,” Il testo, “richiesto esplicitamente dalla Cgil e’ molto generico e non modifica assolutamente il progetto gia’ annunciato dall’amministrazione”. Nella sostanza “tutto resta come prima”, continua il sindacato di base, “se questa e’ la cornice, non ci piace cosi’ come non ci piaceva il quadro”. L’Usb, dal canto suo, ha invece ribadito la proposta di fermare l’intero progetto: sollecitazione “neanche presa in considerazione” dalla Giunta che, in sostanza, ha confermato l’intenzione di andare avanti.
Questo ha provocato l’ennesima crepa in giunta visto che SEL è tornata alla carica dichiarndo ai giornalisti che ” La gestione diretta è possibile, se si intraprende una battaglia comune». La battaglia continua.
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