Domenica a Bologna, in occasione dell’ultimo giorno dell’inaugurazione di Fico/Grand Tour, si è tenuto il presidio “Da Fico a Grand Tour: soldi pubblici, sfruttamento privato e cemento per il tram. Speculazione e city of food distruggono Bologna” lanciato da Potere al Popolo a cui ha preso parte Federico Serra, candidato presidente con la lista “Emilia-Romagna per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro”.
Il presidio ha messo in luce il continuo uso di soldi pubblici per tenere artificialmente il progetto della “Disneyland del cibo” a cui nessuno crede ma che serve a tenere alti i valori immobiliari in un quartiere come San Donato-San Vitale su cui si concentrano gli interessi dei palazzinari e dell’industria del cemento. Secondo Riccardo Rinaldi, candidato di lista, Fico/Grand Tour è il simbolo dell’over tourism che rende impossibile calmierare i prezzi per chi a Bologna lavora e non può più permettersi una casa, ed è un esempio pratico di un progetto di sviluppo miope che crea pochi posti di lavoro, poveri e precari.
Nel suo intervento Federico Serra ha detto: “Ieri eravamo a Piacenza a ricordare Abdel Salam un fratello migrante che ha dimostrato che l’integrazione dei migranti non è negli spot pubblicitari a mangiare tortellini ma nella dignità, nella lingua dei diritti contro gli unici stranieri che sono le multinazionali sui territori, che sono Farinetti, Legacoop e Unipol che speculano ogni giorno sulle nostre vite”.
Teresa La Torretta, candidata di lista, ha ricordato la vertenza del Parco Don Bosco e la stretta repressiva per cui oggi le persone che hanno difeso il parco e hanno ottenuto ragione hanno di fronte denunce e fogli di via, rilanciando poi sulla necessità di abolire la legge regionale sull’urbanistica che proclama l’obiettivo di consumo suolo zero ma in realtà permette le eccezioni per continuare a costruire come fatto proprio per Fico/Grand Tour.
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