Il sindaco è cambiato ma non i metodi con cui le autorità pretendono di governare le tensioni sociali provocate dalla cattiva amministrazione e dall’asservimento della cosa pubblica agli interessi di pochi e potenti privati. In occasione dell’insediamento del nuovo consiglio comunale uscito dalle elezioni municipali di poche settimane fa, vinte dal centrosinistra, le diverse sigle del movimento per il diritto alla casa avevano oggi convocato una manifestazione nel centro di Roma. Il corteo, autorizzato dalla Questura, è partito dopo le 15 dal Colosseo dietro uno striscione che recitava ‘Non vi illudete con uno sgombero di arginare lo tsunami’ ed ha attraversato via dei Fori Imperiali. Ma quando un migliaio di manifestanti sono arrivati a Piazza Venezia a sbarrargli la strada hanno trovato un folto cordone di polizia in assetto antisommossa.
I dimostranti hanno preteso di poter andare a manifestare sotto al palazzo nel quale era riunito il nuovo consiglio e gridando ‘Roma Libera’ e “Siamo tutti antifascisti” hanno accelerato il passo. Per tutta risposta contro le prime file sono partite violentissime e ripetute cariche contro i manifestanti. A farne le spese è stata soprattutto una ragazza, colpita da un manganello, che ha iniziato a sanguinare copiosamente ed è stata soccorsa solo dopo parecchi minuti, visto che le cariche sono proseguite quando era ancora a terra.
Pare che il corteo sia stato bloccato a una certa distanza da Piazza del Campidoglio, all’altezza di piazza Madonna di Loreto, per evitare che i manifestanti “disturbassero” alcuni esponenti del partito neofascista ‘La Destra’, capitanati da Castellino, che erano in presidio sotto il Campidoglio pur non avendo nessuna autorizzazione ma evidentemente godendo della tolleranza delle forze dell’ordine.
“Durante le cariche della polizia ero vicino alla ragazza ferita, che è stata colpita da una manganellata in pieno volto. L’ho sorretta, protetta da altre manganellate, che hanno raggiunto anche me” ha spiegato ai giornalisti Andrea Alzetta, di Action. Paolo Di Vetta, dei Blocchi Precari Metropolitani (BPM), racconta che “all’inizio del corteo abbiamo saputo che esponenti de La Destra avevano organizzato il benvenuto a Marino sulla piazza del Campidoglio, che invece a noi era stata vietata a causa delle strutture di un concerto. Quando abbiamo saputo che i manifestanti de La Destra stavano dirigendosi verso il Campidoglio abbiamo chiesto alle forze dell’ordine di arrivare anche noi più in prossimità. Invece siamo stati bloccati nei pressi di piazza Madonna di Loreto con delle cariche immotivate per cui ci sono state sei persone ferite, ora in ospedale, una ragazza più gravemente alla quale sono stati applicati 15 punti di sutura. Noi pensiamo – conclude Di Vetta – che questa abbia tutte le caratteristiche di una provocazione da parte della destra”.
Oggi i movimenti per il diritto all’abitare erano scesi in piazza per l’ennesima volta, dopo le occupazioni e gli sgomberi dei giorni scorsi nella capitale, per chiedere al sindaco un cambio di rotta radicale rispetto al passato: “Si faccia carico degli sgomberati di Tor Tre Teste, del blocco di sfratti e degli sgomberi di concerto con il Governo, e poi, insieme alla Regione, faccia partire subito il piano di emergenza puntando sui circa 10 mila alloggi sfitti e sulla riqualificazione del patrimonio pubblico, come ad esempio i depositi dell’Atac”.
Il comunicato dei Movimenti per il diritto all’abitare
Le cariche immotivate alla manifestazione dei movimenti per il diritto all’ abitare avvenute oggi alla fine di via dei fori imperiali hanno portato al ferimento dì 6 persone tutte medicate in ospedale. Tra queste Stefania di 22 anni è tuttora ricoverata presso il Fatebenefratelli con un trauma cranico e 16 punti di sutura sul volto. Mentre un gruppuscolo di neofascisti manifestava in Campidoglio protetto da pacifiche forze dell’ordine, un corteo autorizzato di 5000 persone veniva brutalmente caricato e manganellato mentre rivendicava casa e reddito. Ci chiediamo chi a Roma abbia interesse a far esplodere la tensione sociale trasformando i problemi sociali in questioni di ordine pubblico. Giudichiamo gravissimi i fatti di oggi e per questo chiediamo la rimozione del prefetto e del questore. Allo stesso tempo chiediamo alla politica dI svolgere la sua funzione dando risposte e costruendo soluzioni reali.
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