Al fianco dei medici in sciopero, in difesa della sanità pubblica
Lo sciopero di lunedì 22 luglio indetto dai sindacati di categoria dei dirigenti medici, specializzandi, veterinari, tecnici e amministrativi dell’intero sistema sanitario nazionale è da sostenere e salutare con favore, perché lega inscindibilmente specifiche rivendicazioni di categoria con la difesa della sanità pubblica, attaccata mortalmente dalle politiche europee della troika (BCE, FMI, Commissione Europea), attraverso i governi nazionali, le amministrazioni regionali e locali.
Bene fa il sindacato dei medici Anaao-Assomed di Pisa a denunciare il taglio di 250 posti letto negli ospedali della nostra città, parte integrante di una micidiale riduzione del servizio sanitario regionale, nascosta da una campagna propagandistica che vede impegnati rappresentanti politici, istituzionali e tecnici della Regione Toscana, dei Comuni, delle SdS e delle ASL.
Così come per le guerre, trasformate dalla propaganda in “operazioni di pace”, i tagli mortali alla sanità divengono, nei comunicati e nelle conferenze stampa degli amministratori locali, “grandi passi in avanti” nel servizio all’utenza.
I numeri però smentiscono clamorosamente il Sindaco Filippeschi, l’ex Presidente della SdS Ciccone e i vari dirigenti dell’ASL 5, i quali si sono recentemente prodigati a magnificare la futura “casa della salute” che sorgerà in via Garibaldi. Una struttura che, quando sarà in funzione, non potrà assolutamente sostenere il peso dei tagli in programma. Dietro la propaganda si cela l’obiettivo di orientare migliaia di utenti e malati verso il servizio sanitario privato. Chi non avrà risorse per accedervi si dovrà accontentare di un servizio sempre più scadente oppure soccomberà, come i nove milioni di italiani che non si possono più curare per mancanza di risorse economiche.
I tagli approvati dalla Giunta Regionale Toscana, oltre ai posti letto in meno ricordati dai medici (centinaia a Pisa, migliaia a livello regionale), ridurranno i laboratori d’analisi dagli attuali dodici a tre. Nel 2013 i punti nascita dove si faranno meno di 500 parti saranno chiusi, nel 2014 chiuderanno quelli con meno di 1.000 parti. Il servizio di Guardia Medica è abolito. A garantire la salute dei cittadini dalla mezzanotte alle otto il 118, che però sarà ridotto dalle attuali dodici centrali operative a tre. Si parla del taglio dell’8% sugli appalti con il conseguente taglio del 20% del personale.
Numeri impressionanti, in una Regione investita dallo scandalo all’ASL di Massa (400 milioni di ammanchi) e da quello del Monte dei Paschi di Siena, alla quale il governo Monti ha regalato 4 miliardi di euro, togliendoli dalle tasche dei cittadini.
In questi mesi si sono sviluppate lotte, mobilitazioni, presidi e scioperi in tutta Italia, in difesa dei posti di lavoro, degli ospedali e dei presidi socio-sanitari a rischio chiusura. Vogliamo ricordare la lotta delle lavoratrici della Sodexo di Pisa, capace di fermare 78 licenziamenti grazie alla determinazione delle lavoratrici e al movimento di solidarietà che si è creato intorno a loro durante tutta la vertenza. In queste settimane è in atto la lotta dei lavoratori della Misericordia, ai quali vanno tutto il nostro sostegno e solidarietà.
Sosteniamo oggi lo sciopero dei medici, come parte integrante di un movimento che deve porsi l’obiettivo dell’unità, del coordinamento, dell’organizzazione delle lotte, al fine di difendere e rilanciare il SSN, sulla base degli interessi della grande maggioranza della popolazione, contro le imposizioni della troika europea e dei politici locali che le realizzano. L’attacco è di tale portata e vastità che nessuna lotta specifica, da sola, lo potrà fermare. È indispensabile che i lavoratori della sanità, gli utenti, i malati e tutti i cittadini si uniscano in un grande movimento unitario.
Così come in Spagna, anche in Italia occorre costruire una “Marea Bianca”, per la difesa e il rilancio della sanità, pubblica e gratuita per tutti. A settembre, noi ci saremo.
Comitato No Debito – Pisa
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