Sono tornati a manifestare lunedi di fronte a Palazzo Vecchio. Con una Assemblea Generale in piazza dei lavoratori del Comune di Firenze. Un’assemblea che nonostante il maltempo è stata partecipata da oltre 1500 lavoratori, per dire no alle lettere di messa in mora inviate ai dipendenti, per rivendicare la riapertura del confronto sul contratto decentrato, per la costituzione del fondo, che per altro è un atto dovuto da parte dell’ Amministrazione.
L’iniziativa che è stata promossa dalla RSU ha visto però inspiegabilmente due sigle sindacali di settore dissociarsi, ma indipendentemente da questo ha avuto subito un risultato, una delegazione è stata ricevuta nel primo pomeriggio dal Presidente del Consiglio Comunale e dai Capi Gruppo. In quella sede la RSU ha fatto nuovamente presente lo stato di forte difficoltà e disagio che i lavoratori dell’Ente stanno vivendo, chiedendo che la politica cittadina faccia un passo avanti. I capi gruppo si sono impegnati ad elaborare ed intervenire sulla materia.
Nel pomeriggio poi non sono mancate le reazioni “isteriche” del Datore di lavoro pro tempore – il Comune di Firenze guidato da Renzi – che ha definito l’assemblea dei lavoratori una pagliacciata che ha provocato un danno alla città, invitando nel contempo i lavoratori a seguire quei sindacati collaborativi che operano per il bene dei lavoratori ( qualcun altro ha già pronunciato in un recente passato queste frasi).
L’ennesima giornata dei lavoratori comunali fiorentini, nonostante il nubifragio, rappresenta un momento importante, e viste le reazioni sembra proprio che abbia anche colpito nel segno!
Naturalmente la mobilitazione continuerà così pure le iniziative. Nei prossimi giorni verrà organizzato un incontro fra i legali e i lavoratori che hanno ricevuto le lettere di messa in mora.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa