ULTIM’ORA: Nessun accordo. Il vertice in Prefettura tra i sindacati delle partecipate, il Comune e l’azienda è finito con una fumata nera. “Domani non si esce”, gridano i lavoratori Amt fuori dal palazzo.“Tutte le organizzazioni sindacali sono uscite perché non ci sono le condizioni per siglare alcun accordo, continuano a non mantenere i patti”, hanno detto i sindacalisti appena terminato l’incontro. “E’ un nulla di fatto, la protesta continua”. Il corteo dei lavoratori che stava bloccando Corvetto si dirige a Tursi. Alle 21 inizierà l’assemblea in Aula Rossa per decidere cosa succederà domani. I lavoratori sembrano intenzionati a continuare lo sciopero selvaggio a oltranza. (da genova24.it)
La cronaca di quanto accaduto oggi a Genova:
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Il no alle privatizzazioni procede a spinta
18.00: Una parte dei lavoratori della Amt e delle altre aziende partecipate – Ater, Amiu – si è diretta in corteo a piazza Corvetto, dove è previsto il vertice in Prefettura. Un’altra parte dei lavoratori è rimasta invece dentro Palazzo Tursi, con i i lavoratori seduti al posto degli assessori. Stasera è prevista una nuova assemblea generale di tutti i lavoratori, forse proprio dentro Palazzo Tursi, per decidere le prossime tappe della lotta. Anche stasera a Genova non cicrolano gli autobus, mentre si profila un nuovo sciopero selvaggio per domani.
(foto di Genova24.it)
ore 15.00 Fischi, interruzioni e cori: “Buffone, buffone”. “Dimissioni, dimissioni”. Il sindaco Marco Doria, rientrato in Aula dopo la riunione dei capigruppo, è stato accolto così dalle centinaia di lavoratori. Il sindaco, ha annunciato una nuova convocazione in prefettura alle 18 con sindacati, azienda, Comune, non ha potuto terminare il discorso, nuovamente interrotto. La seduta è stata sospesa.
ore 14.00: i lavoratori hanno invaso l’Aula Rossa interrompendo i lavori del consiglio comunale.
(i lavoratori dell’Amt e delle altre aziende in via di privatizzazione sono entrati dentro il Consiglio Comunale a Palazzo Tursi e occupano l’aula. Foto Genova24)
13.50: Ultim’ora:quattro cortei di autoferrotramvieri genovesi in sciopero stanno convergendo da diversi punti della città su Palazzo Tursi, sede del consiglio comunale dove si discuterà della privatizzazione dell’Amt.
13.00: Gli autisti della Amt sono in sciopero nonostante la precettazione del Prefetto: Lo sciopero è di 24 ore e senza il rispetto delle fasce di garanzia. Molti autobus sono rimasti bloccati nelle rimesse. Mentre si attende l’inizio del consiglio comunale, alcuni autobus sono già partiti dalle rimesse della Amt della periferia per convergere davanti a Palazzo Tursi, sede del consiglio comunale, mentre altri bus stanno per partire. Si intravedono e si prevedono cortei di autobus fino al presidio davanti a Palazzo Tursi. Insieme ai lavoratori di Amt ci saranno anche i lavoratori dell’ Amiu e dell’Aster, cioè tutti quelli delle aziende che rischiano la privatizzazione.
11.00:Hanno deciso 24 ore di agitazione per tutta la giornata di oggi. I tramvieri genovesi intendono opporsi alla privatizzazione dell’Amt, l’azienda muncipale dei trasporti, che la giunta “arancione” del sindaco Doria intende privatizzare. Oggi pomeriggio è prevista la riunione del consiglio comunale su questo ordine del giorno e l’aria che si respira in città è tesissima, anche perché la giunta intende privatizzare – oltre all’AMt – anche altre due aziende municipali (Aster e Amiu). Per oggi pomeriggio alle 17.00 è stata convocata una manifestazione davanti a Palazzo Tursi, sede del consiglio. La manifestazione è convocata dai movimenti sociali e dai sindacati che si oppongono alle privatizzazioni. La tensione sociale è talmente alta che ci sono state nei giorni scorsi riunioni dal prefetto e forze dell’ordine poste in preallarme a Genova in vista della seduta del consiglio comunale di oggi. Nei giorni scorsi i lavoratori di Amt, l’azienda di trasporto pubblico locale, dopo una manifestazione nel centro di Genova erano entrati a Palazzo Tursi, dove era riunita la Commissione comunale incaricata di gestire le privatizzazioni ed avevano interrotto i lavori. A luglio erano stati invece i lavoratori dell’Aster a irrompere nel consiglio comunale e c’erano stati anche tafferugli con la polizia che presidiava il palazzo.
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