Menu

Il 29 novembre Bologna assedia Palazzo D’Accursio

E’ lanciata la sfida alle istituzioni, indietro non si torna.

Ieri la conferenza stampa indetta da ASIA, dall’USB e dai movimenti sociali cittadini in Piazza Maggiore ha lanciato la manifestazione del 29 novembre che partirà alle 16:30 da P.zza XX Settembre e si concludera con una “Acampada” davanti a Palazzo d’Accursio, sede del potere istituzionale cittadino.

Senza tanti giri di parole è intervenuto il rappresentante di ASIA/USB Michele Cirinesi: “siamo stanchi di essere presi in giro, le istituzioni, ormai, non propongono niente sono sterili e inutili. Continuano a nascondersi dietro la scusa che il governo non trasferisce i soldi mentre insieme alla regione propone nuovi leggi che favoriscono palazzinari, cementificatori, banche e soprattutto cooperative legate al PD mentre lascia in mezzo la strada intere famiglie, bambini compresi. Di fronte a questa politica chiediamo per l’ennesima volta la moratoria degli sfratti e la requisizione degli stabili di proprietà pubblica, comprese le caserme, per darle in autogestione alle famiglie sfrattate che pagano la crisi che questi signori hanno fomentato.”

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento della portavoce della Federazione USB Bolognese, Valentina Delussu: “Le politiche dell’Unione Europea, sostenute dal Governo delle larghe intese, stanno peggiorando la macelleria sociale inaugurata dal Governo Monti. Tagli ai salari, licenziamenti, aumento delle tariffe, privatizzazioni dei servizi pubblici, il continuo attacco alle pensioni, sono ormai notizia quotidiana. E le conseguenze più nefaste di queste politiche stanno portando milioni di giovani e non a non avere alcun reddito, a perdere i più basilari diritti come quello di un alloggio. Per questo lanciamo la manifestazione cittadina che stiamo costruendo sulla questione del reddito e del diritto all’abitare. L’USB lavorerà, inoltre, per la costruzione di una mobilitazione nei confronti della Regione Emilia Romagna, da cui transitano milioni di euro di finanziamenti pubblici, e che ha responsabilità diretta sulle politiche che stanno stritolando la vita dei lavoratori”.

“Chiediamo conto alle istituzioni del loro operato sul diritto all’abitare, sui trasporti e il carovita” spiega Fulvio Massarelli del Laboratorio Crash, insieme ai collettivi Cas, Cua, Taksim, ai facchini delle lotte contro Granarolo, alla campagna No People Mover ecc.

L’obiettivo dei collettivi e dei sindacati di base sarà creare un’acampada che sia anche assemblea pubblica,che decida di volta in volta che fare. Un incontro con l’amministrazione non è escluso: “I movimenti da alcuni mesi stanno chiedendo tavoli di confronto, ma che non siano tavoli di chiacchiere”.

A venerdi dunque. 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *