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Ilva. L’Usb “fa la differenza”

Alle elezioni per le RSU all’Ilva di Taranto l’Usb è diventata il secondo sindacato tra gli operai (circa 1700 voti, il 21%). Mancano però all’appello i risultati dei seggi degli impiegati. Superata di una trentina di voti la Fim Cisl, la Fiom Cgil scende al quarto posto e invoca l’illegittimità delle elezioni. In testa la Uilm, che nella gestione del “sistema Riva” ha avuto sempre un ruolo preponderante. La partecipazione al voto dei lavoratori dell’Ilva è stata altissima, quasi il 90% degli aventi diritto. Un risultato straordinario del sindacalismo di base e conflittuale dentro una fabbrica che rappresenta una delle maggiori contraddizioni del conflitto di classe nel nostro paese. L’Usb ha saputo spezzare il ricatto tra lavoro e salute ed ha avanzato la sola soluzione praticabile: la nazionalizzazione dell’Ilva. Centinaia di lavoratori dell’Ilva, soprattutto i giovani, stanno festeggiando rumorosamente il risultato della Usb sotto la sede della direzione aziendale. Un segnale importante per tutto il movimento dei lavoratori.  “Altissima percentuale di voto e, soprattutto, i risultati reali che emergono dallo scrutinio indicano come i lavoratori dell’ILVA abbiano espresso un voto bifronte: da una parte il voto per la conservazione che si sta esprimendo con il voto verso alcuni dei sindacati che in questi anni sono stati asserviti a padron Riva, come la Fim e la Uilm e dall’altra con una forte affermazione dell’USB l’unico sindacato sceso in campo per rompere con il consolidato sistema di corruzione creato dall’ILVA” afferma l’Usb in un primo comunicato a scrutinio ancora in corso. “L’adesione di massa a queste elezioni ed il risultato elettorale delle liste sottolinea il grave errore commesso dalla FIOM, che si ostina a voler invalidare elezioni, nonostante che l’affluenza al voto la sconfessi  come anche il risultato elettorale che, se venisse confermato confermerebbe il crollo della FIOM. Viceversa il voto consegna un grande risultato elettorale all’USB, sindacato che ha fatto la campagna elettorale senza avere neanche un minuto di permesso sindacale  senza agibilità ed in un clima di  tensione creato dall’ILVA verso i nostri rappresentanti: provvedimenti disciplinari, licenziamenti,  intimidazioni”. “Non ci ha intimidito l’ILVA, non ci lasceremo intimidire da chi, come la FIOM ha goduto del “ porcellum sindacale” per tutti questi anni e che oggi lo denuncia per giustificare la sua inconcludenza nella fabbrica e fuori”.

Quanto prima approfondimenti e valutazioni. Un saluto e un augurio da parte della redazione di Contropiano ai compagni e ai lavoratori dell’Usb dell’Ilva.

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