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La logistica Granarolo manifesta all’Ipercoop Casilino e alla Coop Arenaccia di Napoli

Ieri i lavoratori della logistica hanno portato le loro iniziative di lotta, per sostenere il boicottaggio della Granarolo e per denunciarne le politiche di sfruttamento e contro i diritti dei lavoratori, all’interno dell’Ipercoop Casilino di Roma e della Coop Arenaccia, nel centro di Napoli; luoghi di lavoro dove USB è sindacato maggiormente rappresentativo, dove la filiera del commercio miete altre vittime dello sfruttamento, della mancanza di democrazia sindacale e della repressione.

 

USB esprime solidarietà e sostegno alle iniziative intraprese in questi giorni dai lavoratori della logistica, soprattutto migranti, impiegati da aziende “cooperative” alle quali le catene della Grande Distribuzione Organizzata appaltano il lavoro nei propri magazzini. È il comparto della “logistica”. I lavoratori di queste cooperative (spesso false coop), non si vedono. Nell’ombra fanno funzionare la grande distribuzione; il problema è che nell’ombra succede di tutto: salari decurtati, zero diritti, zero sicurezza e chi sciopera viene licenziato.

 

Granarolo si serve di lavoratori in “appalto” per il carico e lo scarico dei propri prodotti, impiegati in cooperative di facchinaggio che non rispettano alcun diritto. Questi lavoratori da mesi sono in lotta per vedersi riconosciuto un rapporto di lavoro regolare.

 

La Granarolo tace per mera convenienza, assistendo inerte allo sfruttamento dei lavoratori e traendone il benificio dell’abbattimento del costo del lavoro, ma senza risultarne direttamente coinvolta. I lavoratori che hanno scioperato sono stati caricati duramente dalla polizia fuori dai cancelli della fabbrica e tutti licenziati.

 

USB rigetta al mittente questa idea di sfruttamento, pronta a rilanciare le mobilitazioni al fianco dei lavoratori Coop e di quelli della logistica in appalto a Granarolo, uniti dal filo “rosso” delle Coop.

 

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